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Altri morti per il batterio mangiacarne: decine di infezioni. Cosa succede

Pubblicato: 21/09/2025 12:03

Le malattie infettive continuano a rappresentare una minaccia silenziosa ma concreta per la salute pubblica. Accanto ai virus, anche alcuni batteri si stanno rivelando particolarmente aggressivi, capaci di causare gravi complicazioni e, nei casi peggiori, esiti letali. L’attenzione delle autorità sanitarie è rivolta in particolare agli agenti patogeni che prosperano in ambienti naturali ma che possono trasmettersi all’uomo attraverso comportamenti quotidiani, come il consumo di cibo o il contatto con l’acqua.

Negli Stati Uniti, un’allerta crescente riguarda il cosiddetto “batterio mangiacarne”, già noto per la sua pericolosità e ora responsabile di un aumento preoccupante di casi e decessi.

Louisiana, cinque morti per il vibrio vulnificus

Il Dipartimento della Salute della Louisiana ha confermato che nel 2025 si sono registrati 26 casi accertati di infezione da vibrio vulnificus, con cinque decessi. Un bilancio nettamente superiore a quello del 2024, quando si contarono un solo morto e dieci contagi. «I casi e i decessi legati al batterio sono in numero superiore a quelli generalmente riportati», hanno spiegato le autorità.

Tutti i pazienti colpiti quest’anno sono stati ricoverati in ospedale, segno della gravità delle manifestazioni cliniche.

Origine e modalità di trasmissione

Il vibrio vulnificus trova il suo habitat ideale in acque salate o salmastre. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC), le infezioni si contraggono soprattutto ingerendo molluschi crudi o poco cotti, in particolare ostriche.

Due dei decessi in Louisiana sono stati collegati proprio al consumo di ostriche contaminate. Tuttavia, circa l’85% dei malati ha riferito di essere stato esposto all’acqua di mare con ferite aperte, tagli, graffi, tatuaggi o piercing recenti.

I sintomi e i rischi

I quadri clinici possono variare. Nelle forme più lievi l’infezione causa diarrea, dolori addominali, nausea, vomito e febbre. Nei casi gravi, invece, compaiono calo della pressione sanguigna, vesciche cutanee e perfino fascite necrotizzante, con necrosi dei tessuti molli.

La progressione può essere rapidissima e in alcuni casi porta alla necessità di amputazioni per contenere l’infezione. Proprio per questa aggressività il vibrio vulnificus è noto come “batterio mangiacarne”.

Le autorità sanitarie invitano alla prudenza, soprattutto nel consumo di frutti di mare e nelle attività in mare con ferite non rimarginate.

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Ultimo Aggiornamento: 21/09/2025 12:04

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