
Le parole “sorelle di sangue” risuonano come un’eco di un legame spezzato troppo presto. Giorgia Cagliani e Milena Marangon, appena ventunenni, unite da un’amicizia che superava ogni definizione, sono state strappate alla vita in un tragico incidente stradale. Sabato sera, mentre si dirigevano a una festa di paese a Brivio, nel Lecchese, un furgone le ha travolte, mettendo fine alle loro giovani esistenze. La loro amicizia, fatta di affetto, sostegno reciproco e differenze che le rendevano ancora più inseparabili, è un capitolo che si è concluso in modo drammatico e inaspettato.
Un’amicizia nata dalle differenze
I loro profili social dipingono il quadro di un’amicizia autentica, fatta di commenti affettuosi sotto ogni post e di una complicità che non temeva le differenze. Amavano ricordare che “gli opposti si attraggono”, e in effetti, Giorgia e Milena erano la prova vivente di questa filosofia. In un toccante video su TikTok, si definivano “un gatto nero” e “un golden retriever”, due anime diverse che si completavano a vicenda. Milena, la mora dagli occhi scuri, era la più riservata, mentre Giorgia, la bionda dagli occhi chiari, era estroversa e sempre in movimento. Una era sempre puntuale, l’altra sempre in ritardo, eppure queste piccole discordanze non facevano che rafforzare il loro legame. Dai viaggi a Bruxelles ai compleanni, le loro vite erano un intreccio di momenti condivisi, testimoniati da decine di foto sui social media.
Un legame speciale
La loro amicizia era così profonda da essere definita “sorelle di sangue”. Giorgia, studentessa di Scienze internazionali e istituzioni europee all’Università degli Studi di Milano, era una ragazza sportiva e dinamica, che giocava a pallavolo e amava viaggiare. Milena, più riservata, ha sempre mantenuto un profilo discreto, ma il suo affetto per l’amica traspare da un messaggio toccante: “Uagliona da 10”, aveva scritto a Giorgia poche settimane prima della tragedia, ricevendo in risposta un affettuoso “Mia sorella di sangue”. Questo scambio di parole, ora più che mai, assume un significato struggente, un’ultima testimonianza di un’amicizia che andava oltre ogni etichetta e che era il pilastro delle loro vite.
Una perdita per l’intera comunità
La scomparsa di Giorgia e Milena ha lasciato un vuoto incolmabile non solo nei cuori delle loro famiglie e amici, ma anche nell’intera comunità di Paderno d’Adda. Entrambe avevano partecipato attivamente alla Consulta giovanile, contribuendo all’organizzazione di eventi che animavano la vita del loro paese. In segno di lutto, sia il Comune di Paderno d’Adda che quello di Brivio hanno annullato tutti gli eventi in programma. I sindaci dei due paesi, Federico Airoldi e Gianpaolo Torchio, hanno espresso il loro profondo dolore, proclamando due giorni di lutto cittadino per onorare la memoria delle due ragazze. Il cordoglio si è esteso anche al mondo dello sport: la Polisportiva Besanese, dove Giorgia giocava a pallavolo, ha voluto ricordarla come un’atleta e una persona speciale che ha lasciato un segno indelebile. Anche la Polisportiva 2B e la Dream volley di Lesmo hanno espresso la loro vicinanza, in un coro di voci che piangono la perdita di due giovani vite strappate troppo presto.