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Giorgia Meloni in collegamento con Domenica In: dura reazione della Schlein. Infuria la polemica

Pubblicato: 21/09/2025 18:00

Domenica 15 giugno, la puntata di Domenica In condotta da Mara Venier è diventata l’epicentro di una polemica politica. L’ospite d’onore, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha alimentato le proteste dell’opposizione, in particolare del Partito Democratico (PD) e del Movimento 5 Stelle (M5S). Il motivo del contendere non è stata una discussione su temi di alta politica internazionale, ma una conversazione che ha toccato argomenti più leggeri, come i pranzi della domenica e le preferenze culinarie, il tutto in un contesto che l’opposizione ha definito uno “spot elettorale”.

Lo scontro sui contenuti

La segretaria del PD, Elly Schlein, ha sollevato un’obiezione forte e chiara: mentre la premier Meloni continua a evitare di presentarsi in Parlamento per discutere questioni cruciali di politica estera – come il riconoscimento dello Stato di Palestina o le sanzioni contro il governo israeliano – trova il tempo per apparire in una trasmissione del servizio pubblico per parlare di aneddoti personali e di cucina. La Schlein ha sottolineato la gravità della situazione internazionale, citando l’esempio di Paesi come Canada, Regno Unito e Australia che hanno già preso posizione su questioni sensibili, a differenza dell’Italia. A suo dire, questo dimostra una mancanza di serietà e una strumentalizzazione della Rai.

“TeleMeloni” e la critica alla Rai

I parlamentari del PD e del M5S hanno alzato il tiro, accusando la Rai di essere diventata un vero e proprio strumento di propaganda nelle mani del governo. Per i dem, la puntata di Domenica In rappresenta l’apice di un processo di sottomissione del servizio pubblico al potere esecutivo, paragonabile, se non peggiore, a quanto avveniva ai tempi del governo Berlusconi. Hanno coniato il termine “TeleMeloni” per descrivere una Rai che, a loro avviso, ha perso la sua autonomia e imparzialità, trasformandosi nel “megafo del regime”. L’indignazione del M5S è stata espressa dalla presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia, che ha definito la presenza della premier in un talk show della domenica “inopportuna e fuori luogo”, specialmente in un momento cruciale come quello che precede le elezioni regionali. I 5 Stelle hanno parlato di una “operazione indecente”, pagata con i soldi dei cittadini, che riduce la politica a un “show”.

La Commissione di Vigilanza bloccata

Un altro punto di forte scontro riguarda la situazione della Commissione di Vigilanza Rai. Sia il PD che il M5S hanno denunciato il blocco dei lavori della commissione, che, secondo loro, è stato imposto dalla maggioranza per impedire qualsiasi controllo parlamentare sull’operato del governo e della Rai stessa. Questo stallo, secondo l’opposizione, permette a Giorgia Meloni di agire “impunita” e di utilizzare il servizio pubblico come una “vetrina personale”, senza dover rendere conto delle sue azioni in un contesto istituzionale. La domanda retorica dei parlamentari del M5S, che chiedono quale sarà il prossimo passo – con una velata allusione alla sorella della premier, Arianna Meloni – evidenzia il loro timore che la Rai sia ormai entrata in una fase di “Teleregime”, in cui ogni spazio, anche il più leggero, viene occupato per fini politici.

Contrasto tra politica e intrattenimento

Il cuore della polemica risiede nel netto contrasto tra l’approccio del governo e le aspettative dell’opposizione in merito al ruolo del servizio pubblico. Mentre l’opposizione chiede un confronto serio e istituzionale su temi di rilevanza globale, il governo sembra preferire un approccio più populista, utilizzando trasmissioni di intrattenimento per veicolare un’immagine più accessibile e vicina ai cittadini. Il paradosso, sottolineato dai parlamentari del PD, è che mentre “il mondo sta bruciando, da Gaza a Kiev”, la presidente del Consiglio preferisce discutere di “bagattelle”. Questo scontro non riguarda solo la puntata di Domenica In, ma solleva questioni più ampie sul futuro della Rai e sul ruolo dei media nel panorama politico italiano.

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