
Una cupa coltre di nuvole avvolge la Liguria, e un’aria pesante carica di umidità e tensione si diffonde su tutta la costa. Le previsioni meteorologiche, diramate dall’Agenzia Arpal, non lasciano spazio a dubbi: un’allerta arancione per forti temporali è in atto dalla mezzanotte, destinata a protrarsi fino al pomeriggio di lunedì. I telefoni squillano, le chat dei social sono in fermento e l’intera regione si prepara ad affrontare un’ondata di maltempo.
La chiusura si estende a tutta la regione
La decisione di chiudere le scuole non riguarda solo alcuni comuni, ma coinvolge l’intera regione ligure, con misure adottate in autonomia dai vari enti locali. A Genova, il Centro Operativo Comunale ha annunciato la chiusura totale di tutte le scuole e i centri di formazione, includendo anche la sospensione delle lezioni universitarie. Una scelta simile è stata fatta in altre località della provincia genovese, come Sestri Levante e Lumarzo. Anche a La Spezia la sospensione delle attività didattiche in presenza è stata estesa a tutte le scuole e alle sedi universitarie, mentre nella provincia la misura ha interessato principalmente le scuole superiori.
Provvedimenti analoghi sono stati attuati in tutte le province liguri. Nella provincia di Savona, la chiusura delle scuole è stata deliberata sia nel capoluogo che in numerosi altri comuni, tra cui Albenga, Finale Ligure, Varazze, Vado Ligure, Celle Ligure e Pietra Ligure. La situazione non cambia in provincia di Imperia, dove località come Ventimiglia, Vallecrosia, Santo Stefano al Mare, Riva Ligure, San Lorenzo al Mare, Sanremo e Ospedaletti hanno emesso ordinanze preventive per la sospensione delle lezioni.
Personale scolastico e differenti scenari lavorativi
L’allerta meteo e le conseguenti ordinanze hanno sollevato molti interrogativi tra i lavoratori della scuola riguardo le loro attività lavorative. Le sigle sindacali, come Anief Liguria, hanno chiarito che le decisioni finali spettano ai sindaci, che agiscono come autorità locali. È importante distinguere tra la chiusura totale della scuola e la sospensione delle sole attività didattiche, poiché le ricadute sul personale variano significativamente.
Nel caso della chiusura totale, tutto il personale è esonerato dagli obblighi di servizio e può rimanere a casa senza subire alcuna decurtazione dello stipendio. Questo avviene perché la situazione è considerata una causa di forza maggiore (ai sensi dell’art. 1256 c.c.), che rende impossibile la prestazione lavorativa. In questo scenario, anche un eventuale sciopero in corso verrebbe annullato, e non si possono registrare assenze.
Differenze per docenti e personale ATA
Diversa è la situazione in caso di sospensione delle sole attività didattiche. In questo scenario, il personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario) è tenuto a garantire il servizio. Inoltre, le segreterie devono rimanere aperte, e la loro presenza è fondamentale anche per la rilevazione delle assenze in caso di sciopero.
Per quanto riguarda i docenti, non sono tenuti a recarsi a scuola a meno che non siano previste attività collegiali. In assenza di comunicazioni contrarie da parte della dirigenza, devono recarsi regolarmente a scuola se è stato convocato un collegio docenti o un altro tipo di riunione. Il mancato rispetto di questi obblighi potrebbe comportare delle trattenute in busta paga, come stabilito dall’art. 3, comma 4 del Protocollo ARAN del 2 dicembre 2020, che regolamenta la gestione delle assenze in queste circostanze.
La speranza è che le misure preventive adottate in tutta la Liguria possano contribuire a mitigare i rischi legati al maltempo e a garantire la sicurezza di tutta la comunità.