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Italia, tragedia durante battuta di caccia: “È stato il compagno”. Cos’è successo 

Pubblicato: 21/09/2025 16:41

Una mattinata di sole, il richiamo della natura e l’adrenalina della caccia. Sembrava una giornata come tante altre per un gruppo di amici, uniti dalla passione per la battuta al cinghiale. Camminavano tra la vegetazione, l’aria frizzante e il silenzio rotto solo dai loro passi e dai richiami.

Poi, all’improvviso, un attimo di distrazione, un rumore secco e l’inimmaginabile si è trasformato in realtà. Un proiettile, sparato con l’intento di colpire un animale, ha deviato la sua traiettoria. Un rimbalzo fatale. E un uomo, un amico, è crollato a terra, spezzando per sempre l’atmosfera di quella giornata. Il silenzio che è seguito non è stato più lo stesso: non più il silenzio della natura, ma quello sordo del dolore e della tragedia.

La dinamica dell’incidente

La tragedia si è consumata nella mattinata di domenica 21 settembre, in località Bordino, a Carrù, in provincia di Cuneo. Un gruppo di cacciatori stava partecipando a una battuta al cinghiale quando, poco dopo le 10, uno dei partecipanti è stato colpito da un proiettile. Le prime ricostruzioni suggeriscono che il proiettile, sparato da un altro cacciatore con l’intento di colpire un cinghiale, abbia rimbalzato in modo fatale. La vittima, Daniele Barolo, è stata raggiunta al petto. L’impatto è stato devastante e, nonostante il rapido intervento dei sanitari del 118, non c’è stato nulla da fare per salvarlo. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime e il decesso è stato constatato sul posto. Questo tragico evento ha riacceso il dibattito sulla sicurezza delle attività venatorie e sui rischi legati all’utilizzo di armi da fuoco.

La vittima e la comunità in lutto

La vittima è stata identificata come Daniele Barolo, un agricoltore di 46 anni originario di Fossano ma residente nella frazione di Carleveri, a Rocca de’ Baldi. L’uomo lascia due figlie adolescenti. La notizia della sua morte ha sconvolto la piccola comunità, dove Barolo era molto conosciuto. In segno di profondo dolore e rispetto per la famiglia, l’amministrazione comunale e la comunità di Rocca de’ Baldi hanno deciso di annullare gli eventi serali della Fiera del Fagiolo, che era in corso. Questo gesto testimonia il forte legame e la solidarietà che uniscono gli abitanti del paese in un momento così difficile.

Le indagini in corso

Subito dopo l’incidente, oltre al personale sanitario, sono intervenute anche le Forze dell’Ordine. Il nucleo investigativo dei Carabinieri è stato incaricato di ricostruire l’esatta dinamica della tragedia. Le indagini sono cruciali per determinare se vi siano state responsabilità e se le norme di sicurezza siano state rispettate. Come primo atto, i Carabinieri hanno sequestrato il fucile dal quale si ritiene sia partito il colpo fatale. L’arma sarà sottoposta a perizie balistiche per confermare la sua corrispondenza con il proiettile che ha colpito Barolo. Nel frattempo, il corpo della vittima è stato trasferito all’obitorio del cimitero di Carrù.

Per fare piena luce sulle cause della morte, sono stati disposti accertamenti medico-legali. L’esame necroscopico è stato confermato, e sebbene non sia ancora chiaro se verrà disposta anche l’autopsia, la perizia sarà fondamentale per stabilire con certezza la traiettoria del proiettile e la causa esatta del decesso. Tali accertamenti sono standard in casi come questo e servono a fornire un quadro chiaro agli inquirenti. La collaborazione tra le Forze dell’Ordine e le autorità sanitarie è essenziale per garantire che ogni dettaglio venga analizzato e che la famiglia della vittima possa avere risposte in merito a questo tragico evento.

La riflessione sulla sicurezza

La morte di Daniele Barolo ripropone il tema della sicurezza durante le battute di caccia. Gli incidenti di questo tipo, sebbene rari, sottolineano i rischi intrinseci dell’attività venatoria. Le autorità e le associazioni di categoria sono spesso impegnate in campagne di sensibilizzazione per promuovere il rispetto delle norme di sicurezza, come l’uso di abbigliamento ad alta visibilità, l’attenzione all’ambiente circostante e la conoscenza delle traiettorie dei proiettili. L’incidente di Carrù, con il suo esito fatale, serve da tragico monito sull’importanza di non abbassare mai la guardia e di agire sempre con la massima prudenza.

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