
Un base jumper di 43 anni, residente ad Ala, in provincia di Trento, è morto nella tarda mattinata di domenica 21 settembre dopo essersi lanciato dalla cima del Monte Mezza, una vetta che si erge maestosa sopra Ospedaletto, nella bassa Valsugana. La tragedia si è consumata nel silenzio delle montagne, lasciando dietro di sé una scia di dolore e domande. L’uomo, esperto di questo sport estremo, aveva affrontato l’ascesa con la compagna, ignaro del fato che lo attendeva.
La mancata attesa e l’allarme
L’escursione era iniziata come molte altre, con la condivisione di una passione e la preparazione del volo. La compagna lo ha accompagnato per un lungo tratto, fermandosi a circa 300 metri dal punto di lancio. Da lì, ha atteso l’atterraggio previsto, che sarebbe dovuto avvenire nella zona di Ospedaletto. L’attesa, però, si è fatta via via più lunga e, quando l’uomo non è comparso, la donna ha avvertito un profondo senso di angoscia. Erano le 10.45 quando la chiamata al 112 ha squarciato la tranquillità della mattinata. La centrale unica di emergenza, percependo la gravità della situazione, ha immediatamente attivato un’ampia macchina dei soccorsi, coordinando l’intervento di diverse squadre specializzate.
La mobilitazione dei soccorsi
La richiesta di aiuto ha innescato una vasta operazione di ricerca. Un elicottero è stato fatto decollare per sorvolare l’area e individuare dall’alto eventuali tracce del base jumper. A terra, sono stati mobilitati il gruppo ricerche e il gruppo cinofilo del soccorso alpino. Gli uomini e le donne del soccorso, esperti conoscitori del territorio, hanno perlustrato le pendici del monte e i boschi circostanti, sperando di trovare l’uomo ancora in vita. I cani, addestrati per la ricerca di persone scomparse, hanno setacciato ogni anfratto, seguendo gli odori e le tracce lasciate. Le ore sono passate, lente e cariche di tensione, e il timore che qualcosa fosse andato storto si è fatto sempre più concreto.
Il tragico ritrovamento
Dopo ore di ricerche incessanti, intorno alle 15.15, l’elicottero della Guardia di Finanza ha avvistato il corpo senza vita dell’uomo. Il ritrovamento è avvenuto in una zona impervia, lontano dal punto di atterraggio previsto. I soccorritori sono scesi a terra e hanno constatato il decesso. La notizia è stata comunicata immediatamente alle autorità e, una volta ottenuto il nullaosta, è iniziata la complessa operazione di recupero. La salma è stata issata a bordo dell’elicottero e trasportata a Ospedaletto. La tragedia ha lasciato una profonda ferita nella comunità di Ala e tra gli appassionati di base jumping, ricordando ancora una volta i pericoli intrinseci di questa disciplina che richiede non solo abilità e preparazione, ma anche un pizzico di fortuna.