
Con l’arrivo di settembre le montagne si tingono di colori caldi, i boschi si popolano di silenzi interrotti soltanto dal fruscio delle foglie e dal canto degli uccelli. Per molti appassionati, questo è il momento ideale per riscoprire la natura, respirare aria pulita e abbandonarsi al rito antico della ricerca dei funghi, attività che unisce tradizione, pazienza e spirito di avventura.
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Ogni escursione è un viaggio dentro paesaggi incontaminati, dove l’equilibrio tra uomo e ambiente sembra resistere al tempo. Ma la montagna, con la sua bellezza aspra e selvaggia, porta sempre con sé una parte di rischio. È sufficiente un passo falso, una distrazione, perché un momento di gioia si trasformi in tragedia.
La tragedia sul monte Penna
È quello che è accaduto nella mattinata di sabato 20 settembre sul monte Penna, in Val d’Aveto, dove un giovane di soli 24 anni ha perso la vita. La vittima è Daniele Perini, calciatore dell’Alseno calcio, nato a Sariano di Gropparello e residente a Fidenza insieme alla sua famiglia.
Secondo quanto ricostruito, il ragazzo si trovava nei boschi per una battuta di funghi insieme a un amico, quando intorno alle 9:30 è precipitato in un burrone. L’amico ha immediatamente dato l’allarme, attivando la macchina dei soccorsi.

I soccorsi e le operazioni di recupero
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, con l’elicottero Drago decollato dalla base di Lavagna, un’ambulanza della Croce Rossa di Santo Stefano d’Aveto e i sanitari del 118. L’area, situata al confine tra Liguria ed Emilia Romagna, si è rivelata particolarmente difficile da raggiungere, costringendo le squadre a un intervento complesso e coordinato tra i servizi di emergenza delle due regioni.
Purtroppo, una volta individuato, per il giovane non c’era più nulla da fare. La caduta, stimata in almeno cinquanta metri, sarebbe stata immediatamente fatale.
Le indagini dei carabinieri
Sul luogo dell’incidente sono arrivati anche i carabinieri di Santa Maria del Taro, incaricati di raccogliere testimonianze e di ricostruire la dinamica della tragedia. Dai primi rilievi sembra si sia trattato di una caduta accidentale, avvenuta durante la ricerca di funghi in una zona impervia e poco segnalata.

Il dolore della comunità
La morte di Daniele Perini ha lasciato sgomenti i familiari, gli amici e i compagni di squadra dell’Alseno calcio, che hanno ricordato il ragazzo come una persona solare, appassionata di sport e molto legata alla sua terra. La notizia si è diffusa rapidamente anche a Fidenza e nel piacentino, dove la comunità si è stretta intorno ai suoi cari in un momento di dolore profondo.
La montagna, ancora una volta, ha mostrato il suo volto più crudele: quello di una natura affascinante ma allo stesso tempo pericolosa, capace di trasformare una giornata di svago in una tragedia senza ritorno.