
Una drammatica notizia scuote il mondo dello sport e del rugby: un ex campione è morto in circostanze tragiche durante una violenta tempesta nel Regno Unito. La vicenda ha sconvolto fan, colleghi ed ex compagni di squadra, lasciando una comunità intera nel dolore.
L’episodio, avvenuto lo scorso dicembre, ha generato una grande ondata di emozione e interrogativi, soprattutto per le modalità in cui è avvenuto il decesso. Solo dopo un’accurata inchiesta sono emersi i dettagli che ricostruiscono le ultime ore della vittima.

L’uomo deceduto è Tom Voyce, ex giocatore della nazionale di rugby inglese, 43 anni, trovato morto dopo essere stato trascinato via dalla corrente mentre tentava di attraversare in auto un guado nel Northumberland. Era a bordo della sua Toyota Hilux, quando la forza dell’acqua — ingrossata dalla tempesta Darragh — ha avuto la meglio sul veicolo.
L’inchiesta ha rivelato che Voyce aveva trascorso la giornata partecipando a una battuta di caccia e la sera era stato al pub con amici e parenti. I testimoni hanno riferito di averlo visto bere alcolici, ma di non aver notato segnali evidenti di alterazione. Tuttavia, le analisi tossicologiche hanno rilevato nel sangue un tasso alcolemico di 215 mg/100 ml, quasi tre volte superiore al limite legale.
Voyce non ha seguito il tragitto abituale per rientrare a casa e ha scelto una strada pericolosa, probabilmente sottovalutando le condizioni estreme. La sua auto è stata ritrovata in retromarcia, segno che potrebbe aver tentato di tornare indietro una volta resosi conto del rischio, ma a quel punto era troppo tardi.

Il corpo è stato recuperato solo cinque giorni dopo, in uno stagno profondo due metri, a poca distanza dal punto in cui era stato visto per l’ultima volta. Nessun segno di traumi, secondo il patologo: la causa del decesso è stata l’immersione in acqua.
Dopo la tragedia, la vedova Anna Voyce ha chiesto maggiori misure di sicurezza per il guado, tra cui barriere protettive che possano impedire nuovi incidenti. Il medico legale ha promesso di inoltrare la richiesta alle autorità competenti, sottolineando che l’allagamento rendeva invisibile il dislivello di sei piedi del guado.
Tom Voyce aveva lasciato il rugby professionistico nel 2013 dopo una lunga carriera tra Bath, Wasps e Gloucester, collezionando 220 presenze in Premiership e 9 caps con l’Inghilterra. Dopo il ritiro, si era trasferito con la famiglia nel Northumberland, dove aveva intrapreso una nuova attività nel settore bancario. Lascia la moglie e un figlio, Oscar.