
Una giornata di mobilitazione che unisce sindacati di base, lavoratori, studenti e attivisti pro Palestina. Oggi, venerdì 21 settembre, in tutta Italia si svolge lo sciopero proclamato da Usb, Adl Cobas e Cub nel settore pubblico e privato, con lo slogan: «Blocchiamo tutto per Gaza».
Le ragioni dello sciopero
Lo stop al lavoro è stato indetto in solidarietà con la popolazione palestinese e contro la politica del governo italiano, accusato dai promotori di «complicità con Israele e con la corsa al riarmo». «Si sente la necessità di fermare le attività – spiegano dall’Usb – per protestare contro il genocidio in corso a Gaza». Lo sciopero coinvolge trasporti pubblici e ferroviari, scuole, università e lavoratori portuali. Solo a Roma sono attese «decine di migliaia di persone» in piazza.

Roma, Termini blindata e treni in ritardo
Nella Capitale diversi treni regionali hanno subito cancellazioni o ritardi fino a 80 minuti. Le linee metro funzionano, ma la fermata Termini è stata chiusa su disposizione delle forze dell’ordine. Dalle 11 è partita la manifestazione in piazza dei Cinquecento, organizzata da Usb insieme a collettivi palestinesi e associazioni solidali.
Milano, corteo sotto la pioggia e M4 chiusa
Nel capoluogo lombardo quattro linee metropolitane restano aperte, ma la M4 è chiusa. L’astensione dei lavoratori Atm è prevista dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 a fine servizio. Il corteo, partito da piazzale Cadorna, raggiunge la Stazione Centrale attraversando il centro. Possibili deviazioni e rallentamenti per bus e tram. La pioggia battente non ha fermato i manifestanti, che scandiscono slogan contro la guerra e chiedono la fine della cooperazione con Israele.
Torino, studenti in prima linea
All’alba gli attivisti pro Palestina hanno bloccato gli ingressi del Campus universitario Einaudi, impedendo lo svolgimento delle lezioni. In contemporanea sono scattati presidi anche in altre sedi universitarie e nelle scuole superiori. «Fermiamo le scuole, fermiamo le città, fermiamo il mondo, perché a Gaza non ci sono più aule, non ci sono più ospedali», hanno dichiarato i comitati studenteschi. Gli studenti si sono ritrovati alle 9.30 in piazza Arbarello per poi unirsi al corteo dei sindacati di base, partito da piazza Carlo Felice davanti alla stazione Porta Nuova.
Treni e porti
Lo sciopero riguarda anche il personale del gruppo Fs, Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord. Lo stop va dalla mezzanotte alle 23 di oggi con possibili variazioni sugli orari e cancellazioni. Disagi segnalati anche nei porti, dove i lavoratori hanno aderito all’astensione in solidarietà con la causa palestinese.
Una mobilitazione nazionale
In tutta Italia sono circa 80 le piazze convocate dai sindacati di base e dai movimenti pro Palestina. Roma, Milano e Torino i centri principali, ma manifestazioni sono previste anche in altre città come Napoli, Bologna e Firenze. La protesta – spiegano i promotori – vuole essere un «segnale politico forte» per chiedere lo stop immediato alle operazioni militari a Gaza e l’interruzione delle relazioni diplomatiche ed economiche con Israele.