Questa sera a Tempio Pausania è attesa la sentenza sul caso del presunto stupro di gruppo avvenuto in Costa Smeralda nel luglio 2019. Alla sbarra Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria, accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa italo-norvegese.
La giovane non sarà presente in aula, come ha spiegato la sua legale, Giulia Bongiorno: «La ragazza fisicamente non ci sarà, perché l’ho vivamente sconsigliata, ma è come se fosse qui». Gli imputati, anch’essi assenti, saranno rappresentati dai rispettivi avvocati. Dopo anni di indagini e un processo seguito passo dopo passo dall’opinione pubblica, la giornata di oggi segna il momento decisivo.
Bongiorno ha affidato alla stampa le sue aspettative: «Cosa mi aspetto dalla sentenza? Voglio credere nella giustizia, voglio credere che quanto detto dalla mia assistita trovi riscontro nella sentenza».
La vicenda ha avuto un’eco mediatica enorme per la delicatezza delle accuse e per il coinvolgimento del figlio del fondatore del Movimento 5 Stelle. In aula si confrontano due versioni opposte: la procura ha sostenuto che la ragazza fu vittima di una violenza di gruppo, mentre la difesa ha ribadito la consensualità dei rapporti. Nelle prossime ore il tribunale si pronuncerà, chiudendo un capitolo giudiziario che ha avuto forte impatto anche nel dibattito pubblico italiano sul tema della violenza sessuale.
