L’ultimo iconico martire bianco, occidentale e cristiano, è forse il San Sebastiano, legato e trafitto dalla frecce nel 288 d.C., che vediamo in tantissime raffigurazioni pittoriche. Poi tantissimi martiri, ma non occidentali, spesso orientali, legati alla cristianità e diventati testimoni della fede venerati in tutto il mondo, spesso santi patroni di città e paesi.
Dal San Sebastiano ai nuovi idoli MAGA
Oggi abbiamo per gli aspiranti devoti di pura razza bianca e cristiana, seppur evangelica e non cattolica, Charlie Kirk, venerato dai MAGA, che in duecentomila gli hanno tributato gli onori dell’ideologia di pura razza bianca e cristiana, giudicato Santo dal suo popolo, senza i canoni rigidi della chiesa di Roma. È piena di simbologia la cerimonia dei suoi sostenitori, da chiesa degli ultimi giorni, forse della vetusta democrazia, avvenuta a Phoenix Arizona, città della Fenice che risorge dalle sue ceneri, nel tempio dei Cardinals della NFL, lo stadio Farm State, che già nel suo nome evoca le fattorie bianche condotte da agricoltori, bianchi e cristiani, delle varie Belt.
Kirk era un ideologo attivista giovane, amato dai suoi per la sua determinazione a difendere i valori, bianchi e cristiani, senza indecisioni. Di fatto un contraltare speculare di Martin Luther King, idolo degli afroamericani, anch’essi evangelici, anche lui martire.
Martiri a confronto: da Luther King a Kirk
Certo Luther King, nero, nato ad Atlanta in Georgia, aveva preso un occidentalissimo premio, il Nobel per la pace, che lo aveva reso un simbolo per tutta la sua comunità ed oltre. Charlie Kirk era più provinciale, più leader fatto in casa, da cheese cake, ma anch’esso esponente simbologico, molto amato dal leader MAGA Trump, di una comunità che da anni, come un tempo gli afroamericani, accusa l’America, il proprio amato paese, di continue vessazioni.
Lui nato nella Corn belt dell’Illinois, muore nello Utah, stato dei Mormoni, per mano non di un nero, o un latino, ma di un bianco, Tyler Robinson, più estremista di lui. C’è sempre uno che si ritiene più puro che vuole epurarti.
Non c’è un Papa in America, a parte oggi Trump, e le crasi fra le varie e multiple, crescono come le società del marketing multilevel. I MAGA avevano bisogno estremo di un simbolo, un martire per la fede, visto che Trump è stato solo sfiorato all’orecchio. I democratici per decenni hanno vissuto della rendita di JFK, e i repubblicani erano i cattivi di Nixon e del Watergate. Ora per ispirare le truppe c’era bisogno di un martire simbolo, a cui guardare con devozione cieca, e Kirk cade a fagiolo, che guarda caso si coltivano in Arizona.
JFK, Martin Luther King, Charlie Kirk, tutti uccisi da uomini di razza bianca. Ma che l’America abbia il suo nuovo idolo e martire è comprensibile; che poi venga adottato in Europa, come se da noi non ce ne fossero in abbundantiam, sa di vero provincialismo e colonialismo per scelta.
C’è sempre uno che si ritiene più puro che vuole epurarti. Non c’è un Papa in America, a parte oggi Trump, e le crasi fra le varie e multiple, crescono come le società del marketing multilevel, chiese evangeliche sono immense e senza il filtro delle gerarchie. Ma i MAGA avevano bisogno estremo di un simbolo, un martire per la fede, visto che Trump è stato solo sfiorato all’orecchio. I democratici per decenni hanno vissuto della rendita di JFK, e i repubblicani erano i cattivi di Nixon e del Watergate. Ora per ispirare le truppe c’era bisogno di un martire simbolo, a cui guardare con devozione cieca, e Kirk cade a fagiolo, che guarda caso si coltivano in Arizona. JFK, Martin Luther King, Charlie Kirk, tutti uccisi da uomini di razza bianca, i primi due per mano sembra della mafia, l’ultimo per faida interna. Ma questi sono dettagli. Che l’America abbia il suo nuovo idolo e martire è comprensibile, che poi venga adottato in Europa, come se da noi non ce ne fossero in abbundantiam, sa di vero provincialismo e colonialismo per scelta.