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L’annuncio shock di Trump: “Ecco cosa fa il paracetamolo!”. E scoppia la polemica

Pubblicato: 22/09/2025 08:19
Trump autismo paracetamolo gravidanza

L’amministrazione guidata da Donald Trump si prepara a rendere pubblico un annuncio che potrebbe riaccendere il dibattito scientifico e politico negli Stati Uniti. Secondo quanto rivelato dal Washington Post, il presidente ha anticipato l’intenzione di comunicare ufficialmente una possibile correlazione tra l’assunzione di paracetamolo durante la gravidanza e l’aumento del rischio di disturbi dello spettro autistico nei bambini. L’ufficialità dovrebbe arrivare dal Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani, attualmente diretto da Robert F. Kennedy Jr., con una campagna informativa rivolta in particolare alle donne in età fertile.
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Dubbi della comunità scientifica

La prospettiva di un annuncio di questo genere ha già sollevato numerose perplessità. Molti esperti del settore sanitario e organizzazioni scientifiche invitano alla massima cautela, sottolineando che le evidenze disponibili non consentono di stabilire un nesso causale diretto. Il paracetamolo, noto negli Stati Uniti anche con il nome commerciale Tylenol, è considerato sicuro durante la gestazione dalla maggior parte delle autorità sanitarie internazionali, a condizione che venga utilizzato nelle dosi raccomandate.

Gli studi citati dall’amministrazione

La comunicazione ufficiale dovrebbe basarsi su una revisione di studi effettuati negli ultimi anni, i quali suggerirebbero un possibile aumento del rischio di diagnosi di autismo nei bambini esposti al farmaco in fase prenatale. Tuttavia, si tratta di analisi che non dimostrano un rapporto di causa-effetto. Diverse istituzioni accademiche continuano infatti a ritenere insufficienti le prove disponibili, ricordando che sono necessarie ricerche molto più ampie e approfondite per arrivare a conclusioni affidabili.

Le parole di Trump e il contesto politico

A dare ulteriore risalto alla vicenda sono state le dichiarazioni del presidente, che durante i funerali dell’attivista Charlie Kirk ha promesso: “Abbiamo trovato una risposta per l’autismo”. Davanti a circa 200 mila sostenitori Maga, Trump ha definito l’annuncio “una delle cose più importanti che faremo”. Parole che hanno avuto immediato impatto mediatico, riaprendo un dibattito che da anni intreccia controversie scientifiche e tensioni politiche.

Nuovi studi clinici sul Leucovorin

Parallelamente all’annuncio sul paracetamolo, l’amministrazione statunitense prevede di avviare studi clinici sull’impiego del Leucovorin, una forma sintetica di acido folico già approvata per trattamenti oncologici e neurologici. Secondo i primi trial condotti su piccoli gruppi di pazienti pediatrici, questa sostanza avrebbe mostrato un miglioramento nelle competenze linguistiche e nella comprensione sociale in alcuni soggetti con autismo.

La prudenza degli esperti

Anche in questo caso, la comunità scientifica rimarca la necessità di procedere con estrema cautela. Gli studi sul Leucovorin non sono ancora stati sottoposti a revisione paritaria e mancano dati su larga scala che ne attestino sicurezza ed efficacia. Per diversi medici e ricercatori, annunci affrettati rischiano di alimentare false speranze e di favorire comportamenti sanitari non adeguati, mettendo a repentaglio la salute dei pazienti più vulnerabili.

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