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“Un balzo in avanti”. Sondaggi, il dato è clamoroso: c’è chi può sorridere davvero

Pubblicato: 22/09/2025 22:20

Fratelli d’Italia cala leggermente, il Partito Democratico si stabilizza e il Movimento 5 Stelle guadagna consensi: è questa la fotografia scattata dal sondaggio politico SWG per il Tg La7, diffuso oggi, 22 settembre 2025, che mostra le intenzioni di voto degli italiani in caso di elezioni imminenti.

Il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, si conferma saldamente prima forza politica, ma registra un piccolo calo: perde lo 0,2% rispetto alla rilevazione precedente, attestandosi al 30,2%. Un dato che comunque mantiene ampio il distacco dalle forze di opposizione.

Il Partito Democratico, guidato da Elly Schlein, non avanza né arretra: resta inchiodato al 21,9%, mostrando una fase di stagnazione nei consensi. L’elettorato sembra in attesa di un segnale forte, ma per ora il PD non capitalizza la lieve flessione del centrodestra.

In crescita, invece, il Movimento 5 Stelle. Il partito di Giuseppe Conte guadagna 0,2 punti percentuali, salendo al 13,5%. Un segnale positivo per i pentastellati, che negli ultimi mesi avevano faticato a recuperare terreno.

La Lega di Matteo Salvini compie un piccolo passo in avanti: dal 8,7% sale al 9%. Un recupero timido ma significativo, che mostra come il partito stia cercando di riorganizzarsi e rilanciarsi nel panorama politico, anche se ancora lontano dai numeri del passato.

Forza Italia, invece, perde leggermente quota: lo 0,1% in meno porta il partito fondato da Berlusconi all’8% tondo. Un calo modesto ma che segnala la difficoltà nel consolidare una base elettorale stabile dopo la scomparsa del suo storico leader.

Si conferma il buon momento di Verdi e Sinistra, che congiuntamente raggiungono il 6,7%. La coalizione rosso-verde continua a intercettare l’elettorato progressista più sensibile ai temi ambientali, sociali e dei diritti civili.

Tra i partiti centristi, Azione di Carlo Calenda resta fermo al 3,3%, mentre Italia Viva di Matteo Renzi scende al 2,2%. Anche +Europa si ferma al 2%, segnalando la difficoltà dell’area riformista e liberal-democratica a trovare un ruolo rilevante nello scenario nazionale.

Nel complesso, il sondaggio indica una stabilità generale con piccoli aggiustamenti nei consensi, ma nessuno stravolgimento. Il centrodestra mantiene la maggioranza relativa, mentre le opposizioni sembrano ancora frammentate e in cerca di una strategia comune.

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