
Era una domenica d’inverno come molte altre, di quelle in cui le case diventano rifugio e i piccoli lavori domestici riempiono il tempo. Un giorno apparentemente tranquillo, scandito da gesti quotidiani, in cui nulla lasciava presagire il dramma che da lì a poco avrebbe sconvolto una famiglia e l’intera comunità di un piccolo centro veneto.
Il silenzio di un’abitazione si è trasformato in pochi istanti in frenesia, urla, richieste di aiuto. Un momento di distrazione, forse un equilibrio perso all’improvviso, ed ecco che la normalità si è spezzata in maniera irreversibile. L’ordinario si è tramutato in tragedia, con il destino che ha mostrato il suo volto più crudele.
La caduta dalla scala
La vittima è Daniele Capraro, 58 anni, rimasto coinvolto in un grave incidente domestico lo scorso 14 dicembre a San Gregorio nelle Alpi, in provincia di Belluno. L’uomo stava svolgendo alcuni lavori in casa quando, per cause ancora in corso di ricostruzione, ha perso l’equilibrio cadendo da una scala e battendo violentemente la testa a terra.
A trovarlo riverso a terra sono stati i familiari, che hanno immediatamente compreso la gravità della situazione. L’uomo era in arresto cardiaco e le prime manovre di rianimazione sono partite subito, in attesa dell’arrivo dei soccorsi.

Il trasporto d’urgenza a Treviso
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che hanno richiesto anche l’intervento dell’elicottero. Stabilizzato dai medici, Capraro è stato elitrasportato d’urgenza all’ospedale di Treviso, dove è stato ricoverato in condizioni disperate. Per una settimana i medici hanno tentato ogni possibile intervento per salvargli la vita, ma le ferite riportate nella caduta si sono rivelate troppo gravi.
Nelle scorse ore il cuore di Daniele si è fermato, spegnendo la speranza dei familiari e di chi lo conosceva.

Il cordoglio del paese
La notizia della morte di Daniele Capraro ha profondamente colpito la comunità di San Gregorio nelle Alpi, dove l’uomo era conosciuto e stimato. In paese il dolore è palpabile e in molti si sono stretti attorno alla famiglia per esprimere vicinanza e sostegno.
Un episodio improvviso, accaduto tra le mura domestiche, che ha trasformato una normale giornata di dicembre in un ricordo tragico destinato a restare a lungo impresso nella memoria collettiva del territorio bellunese.