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La sorpresa di Giorgia Meloni: “Si al riconoscimento della Palestina ma a due condizioni”

Pubblicato: 23/09/2025 18:46

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha annunciato a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, in corso a New York, che la maggioranza di governo presenterà una mozione parlamentare per il riconoscimento dello Stato di Palestina. Tuttavia, ha precisato che tale riconoscimento sarà subordinato a due condizioni fondamentali: la liberazione degli ostaggi israeliani ancora trattenuti e l’esclusione di Hamas dalla Striscia di Gaza.

La pressione politica va fatta su Hamas”, ha dichiarato la premier, aggiungendo che un riconoscimento con le attuali condizioni sul terreno rischierebbe di legittimare un’organizzazione terroristica. L’obiettivo della mozione, ha spiegato, è spingere verso una soluzione diplomatica che metta al centro la sicurezza e la pace, tutelando sia i diritti dei palestinesi che quelli degli israeliani.

Meloni ha anche lanciato un appello alle opposizioni, auspicando un sostegno bipartisan all’iniziativa. “Spero che un’iniziativa del genere possa trovare il consenso dell’opposizione”, ha detto. “Non troverà sicuramente il consenso di Hamas, forse nemmeno quello degli estremisti islamisti, ma dovrebbe trovare il consenso delle persone di buon senso”.

Secondo la premier, è essenziale dare priorità ai fatti concreti. “Io non sono contraria al riconoscimento della Palestina in sé”, ha spiegato, “ma serve chiarezza su tempi e condizioni, altrimenti rischiamo di alimentare solo l’instabilità nella regione”. Il messaggio è rivolto anche alla comunità internazionale, a cui Meloni chiede un’azione più compatta e determinata contro il terrorismo.

Nel suo intervento con la stampa, Meloni ha anche commentato il discorso pronunciato dal presidente americano Donald Trump all’assemblea Onu. “Condivido molti dei suoi passaggi”, ha ammesso, “anche se non tutto ovviamente. Ma credo che la sua linea di condanna netta nei confronti del terrorismo e il suo appello alla coerenza dell’Occidente siano centrali”.

Riguardo ai recenti dibattiti interni all’Unione Europea, Meloni ha respinto le critiche di ambiguità. “L’Ue non è ambigua”, ha affermato. “Il nostro compito è tenere unito l’Occidente in questo momento di grande instabilità. Dobbiamo lavorare insieme, sia per la sicurezza sia per una prospettiva di pace che sia credibile”.

Il riferimento alla liberazione degli ostaggi israeliani rimane centrale nella posizione dell’Italia. Per Meloni, ogni percorso verso il riconoscimento dello Stato palestinese deve iniziare da lì. “Non si può parlare di pace finché ci sono civili nelle mani di un’organizzazione terroristica”, ha ribadito. Solo con gesti concreti da parte palestinese, secondo il governo italiano, si potrà aprire una strada verso una convivenza duratura.

Infine, la premier ha confermato che l’Italia continuerà a sostenere soluzioni diplomatiche, ma sempre “con i piedi per terra” e nel rispetto delle condizioni minime di sicurezza. “La nostra linea è chiara: non vogliamo alimentare l’odio, ma nemmeno legittimare chi lo fomenta. Serve una Palestina libera, sì, ma libera anche da Hamas”.

Meloni interverrà ufficialmente all’Assemblea Onu mercoledì 24 settembre alle ore 20 (ora italiana), dove è attesa una posizione articolata dell’Italia sulla guerra in Medio Oriente, sull’immigrazione e sul ruolo dell’Europa nei grandi scenari globali.

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Ultimo Aggiornamento: 23/09/2025 19:05

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