
Il ministro della Difesa Guido Crosetto, intervenuto dalla base militare di Amari in Estonia, ha confermato che l’Italia è al lavoro su un piano di sicurezza nazionale che includa la protezione delle infrastrutture strategiche, come gli aeroporti, ma non solo. “Stiamo studiando misure per mettere in sicurezza non solo gli aeroporti, ma tutta l’Italia”, ha dichiarato.
Attualmente, non ci sarebbero minacce concrete contro gli aeroporti italiani. Tuttavia, il piano in fase di elaborazione prevede controlli e protezioni specifiche. “Non vedo a breve minacce per gli aeroporti italiani, ma il piano comprenderà tutte le infrastrutture da monitorare e proteggere in futuro, quindi anche gli scali aeroportuali”, ha spiegato Crosetto.
Le dichiarazioni arrivano nel contesto della crescente preoccupazione europea sulla sicurezza aerea, anche in relazione al crescente uso di droni in conflitti e sabotaggi. “Ogni giorno si compie un passo avanti per rendere il piano effettivo”, ha aggiunto il ministro, senza specificare tempistiche precise ma confermando l’impegno costante del governo.

Dalla stessa base militare in Estonia, dove è presente un contingente italiano impegnato nella missione NATO di pattugliamento del fianco Est, Crosetto ha commentato anche l’evoluzione del conflitto tra Russia e Ucraina. Secondo il ministro, Mosca starebbe cercando di distrarre l’opinione pubblica internazionale per coprire un’intensificazione degli attacchi sul fronte ucraino.
“Ho l’impressione che la Russia, più che provocare direttamente la Nato, stia cercando di distogliere l’attenzione da ciò che sta facendo in Ucraina”, ha dichiarato. “C’è un tentativo russo di piegare definitivamente Kiev prima dell’arrivo dell’inverno, intensificando le offensive militari”.
In merito al ruolo della NATO, Crosetto ha ribadito la necessità di un equilibrio tra fermezza e prudenza. “L’Alleanza deve dimostrare forza, ma dobbiamo fare di tutto per evitare un’escalation”, ha sottolineato. “Spero che nessuno debba rispondere militarmente. In questo momento serve sangue freddo e razionalità”.

Il ministro ha lanciato un appello alla diplomazia, ricordando che l’obiettivo primario dell’Italia e della comunità euro-atlantica deve restare la pace in Europa. “Non possiamo lasciarci trascinare da Putin su un terreno che lui ha scelto. Dobbiamo rispondere con fermezza ma senza perdere lucidità”.
“La rincorsa alla follia va fermata”, ha aggiunto, evidenziando come il rischio sia quello di una spirale incontrollabile. “Abbiamo bisogno di far decantare la situazione, non di alimentare la tensione”.
Crosetto ha infine ribadito che la pace in Ucraina deve tornare al centro della strategia occidentale. “La priorità resta fermare il conflitto, proteggere la popolazione civile e garantire la stabilità del continente europeo”, ha concluso.