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Allarme in America: il Paese verso una guerra civile? Tutti i segnali

Pubblicato: 23/09/2025 14:35

Negli Stati Uniti tira un’aria di guerra civile. Dopo il brutale omicidio di Charlie Kirk, fondatore di Turning Point, diversi politici hanno annullato ogni evento in presenza per timore di nuovi attentati. L’allarme è bipartisan: figure di destra e sinistra cancellano gli appuntamenti pubblici. La Camera ha stanziato fondi aggiuntivi per la sicurezza dei suoi membri, mentre il Senato discute già una misura analoga.

Il Washington Post racconta che Ruben Gallego, senatore democratico dell’Arizona e possibile candidato presidenziale, ha ricevuto così tante minacce nell’ultima settimana da rinunciare a ogni evento pubblico. Lo stesso ha fatto Alexandria Ocasio-Cortez a New York. Anche a destra il nervosismo è evidente: Steve Bannon ha cancellato un evento a Long Island.

Escalation di violenza politica

La situazione era già esasperata prima dell’assassinio di Kirk. Negli ultimi quattordici mesi gli Stati Uniti hanno visto un’escalation di attacchi politici: dal ferimento di Trump al comizio elettorale di Butler nel luglio 2024 fino all’uccisione della deputata democratica del Minnesota Melissa Hortman, assassinata insieme al marito Mark. Capitol Hill sa che la tensione è fuori controllo: per questo la Camera e il Senato discutono misure straordinarie.

L’amministrazione insiste nel ritenere che la violenza abbia un’unica matrice di sinistra. “Hanno creato un vasto movimento terroristico interno”, ha tuonato un membro del governo. “Dovrebbero finire tutti in prigione”, ha rincarato Trump. Ma i dati raccontano uno scenario più complesso.

Dati cancellati ma ancora online

Uno studio del Project on Security and Threats dell’università di Chicago mostra che la violenza politica negli Stati Uniti resta in prevalenza di destra, anche se crescono gli atti compiuti da persone di sinistra o senza ideologia definita. Tra gli episodi più eclatanti, l’omicidio del Ceo di UnitedHealthcare, Luigi Mangione.

Due giorni dopo la morte di Kirk, il governo federale ha rimosso dal sito del Dipartimento di Giustizia le statistiche sulla violenza politica e sul terrorismo interno. Quei dati, però, continuano a circolare online: “L’estremismo violento nazionalista e suprematista bianco aumenta” si legge in uno dei rapporti cancellati.

Dal 1990 l’estrema destra ha commesso 227 attacchi causando 520 vittime, contro i 42 episodi dell’estrema sinistra con 78 vittime. Secondo il rapporto, l’estremismo di destra resta la minaccia più rilevante per la sicurezza interna.

Una minaccia concreta

Ma ora le cose stanno cambiando, e non in meglio: la minaccia si estende, e più che un’improbabile attacco russo all’Europa (che non avrebbe senso nemmeno da un punto di vista strettamente numerico, visto che la Russia conta 250 milioni di abitanti contro i quasi 800 milioni di europei), a preoccupare gli esperti è l’inasprirsi di un confronto interno agli Stati Uniti che assume connotati sempre più violenti e intolleranti.

La minaccia di una nuova guerra civile americana potrebbe concretizzarsi, almeno se le autorità e i protagonisti della politica non saranno capaci di trovare opportune contromisure e di abbassare i toni. Cosa che per ora non sta succedendo, anzi, il contrario.

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Ultimo Aggiornamento: 23/09/2025 14:37

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