
BOLZANO – Ci sono due carabinieri indagati per la morte di Tobias Tappeiner, il 24enne altoatesino che lo scorso giugno ha perso la vita in un incidente contromano sull’autostrada A22. Il giovane, noto istruttore di tennis a Bolzano, si è scontrato frontalmente con una monovolume su cui viaggiava una famiglia diretta verso il mare.
Il tragico impatto è avvenuto dopo che Tappeiner ha imboccato la A22 nel senso opposto di marcia, per cause ancora da chiarire. Lo scontro è stato violentissimo e per lui non c’è stato nulla da fare. Nessuna conseguenza fatale, invece, per gli occupanti dell’altro veicolo, anche se si sono registrati feriti.
Tappeiner non era uno sconosciuto nel panorama sportivo locale: da giovane aveva sfidato Jannik Sinner in diversi tornei giovanili, e addirittura lo aveva battuto nel 2014 durante il campionato U12. Una carriera promettente nel tennis, poi il passaggio al ruolo di istruttore amato da allievi e colleghi.

Oggi però a finire sotto i riflettori non è solo la dinamica dell’incidente, ma anche il comportamento delle forze dell’ordine. La Procura di Bolzano ha aperto un’inchiesta e iscritto due militari nel registro degli indagati. I reati contestati sono lesioni personali stradali gravi o gravissime e omicidio colposo in relazione all’obbligo di impedire l’evento.
Al centro delle indagini ci sono alcune immagini di videosorveglianza che mostrano una pattuglia dei carabinieri nei pressi del casello da cui Tappeiner è entrato in autostrada. Secondo quanto emerso, i due militari erano a bordo dell’auto di servizio poco distante dall’ingresso autostradale, ma non avrebbero fermato il giovane.
“Accertamenti sono in corso per verificare dove si trovasse l’equipaggio dell’autovettura al momento dell’arrivo di Tappeiner e del suo ingresso contromano in A22″, si legge in una nota ufficiale della Procura di Bolzano, che sottolinea l’importanza di chiarire se i due agenti potessero rendersi conto dell’accaduto in tempo utile per intervenire.
Secondo le prime ipotesi investigative, i due carabinieri potrebbero non essersi accorti di nulla, oppure non aver avuto il tempo materiale per bloccare l’auto del 24enne. Ma sarà l’inchiesta a stabilire eventuali negligenze o responsabilità omissive.
La morte di Tappeiner aveva suscitato commozione in tutta la comunità di Bolzano, dove il giovane era molto conosciuto per il suo impegno nello sport. Ora però la vicenda prende una piega inaspettata, che apre interrogativi anche sul protocollo di intervento delle forze dell’ordine in situazioni potenzialmente evitabili.
L’inchiesta è ancora alle prime fasi. Gli indagati potranno fornire la loro versione dei fatti nelle prossime settimane. Intanto, la famiglia di Tappeiner attende verità e giustizia, mentre il caso continua a far discutere anche a livello nazionale.