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“Sei peggio di Giordano e Del Debbio!”. Furia social contro Mentana: cosa succede

Pubblicato: 23/09/2025 08:50
scontri Milano Mentana social

Dopo gli scontri di Milano avvenuti ieri durante la manifestazione a favore della Palestina, una parte consistente dei social ha rivolto dure critiche a Enrico Mentana. Il direttore del Tg La7 è finito al centro di una polemica a causa della scelta di aprire il telegiornale proprio con le immagini dei disordini.
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In un post diventato virale, si legge: “Ce la prendiamo con il giornalismo fazioso di Rete4 che spesso e volentieri sfocia nel clownesco, ma Mentana che apre il suo tg con gli scontri di Milano non è molto diverso da un Mario Giordano o da un Paolo Del Debbio. Per certi versi è anche peggio”.

Il paragone con i volti di Rete4 ha acceso immediatamente la discussione. Per molti utenti, il gesto del giornalista avrebbe amplificato lo scontro politico e mediatico sulla piazza milanese, riducendo la complessità della manifestazione a poche immagini di tensione.

Il confronto con altri conduttori

Il riferimento diretto a Mario Giordano e Paolo Del Debbio ha dato forza alla polemica. Se Giordano e Del Debbio vengono spesso accusati di una conduzione più schierata e teatrale, sorprende che la stessa critica sia stata rivolta a Mentana, storicamente considerato un cronista attento ed equilibrato.

Il fatto che il Tg La7, guidato dal giornalista, abbia deciso di dare priorità agli scontri di Milano è stato letto da alcuni come una scelta di taglio editoriale non neutrale. La contestazione ha toccato un punto sensibile: il confine tra cronaca e spettacolarizzazione.

La reazione del pubblico

Sui social, molti utenti hanno accusato Mentana di aver ignorato il cuore della manifestazione pro Palestina per soffermarsi solo sulle immagini di tensione. Secondo queste voci critiche, aprire con la violenza significa oscurare le ragioni di chi è sceso in piazza.

Altri, al contrario, hanno difeso il giornalista sottolineando che il compito di un telegiornale è dare conto dei fatti più rilevanti, e che gli scontri di Milano hanno inevitabilmente rappresentato il momento centrale della giornata.

Il dibattito si è trasformato così in un confronto sulla responsabilità dell’informazione televisiva: raccontare tutto senza omissioni o dare più spazio alla parte pacifica di una manifestazione?

enrico mentana

Il peso della polemica social

La polemica contro Mentana dimostra quanto il rapporto tra media tradizionali e pubblico social sia sempre più teso. Ogni scelta editoriale viene analizzata, criticata e spesso paragonata a quella dei competitor, con giudizi duri e immediati.

In questo caso, il parallelismo con i talk show di Rete4 ha amplificato il clamore. Mentana, spesso considerato lontano dalle dinamiche più gridate della televisione generalista, è stato accusato di aver adottato lo stesso registro, se non addirittura “peggiore” secondo chi ha diffuso il post polemico.

Una questione di fiducia nell’informazione

La vicenda di Milano e la successiva reazione contro Mentana mostrano come la fiducia nell’informazione sia fragile e continuamente messa alla prova. Da un lato, i giornalisti vengono accusati di eccessiva spettacolarizzazione, dall’altro di omissione se non trattano le immagini forti.

Il caso riporta al centro la domanda su quale debba essere oggi il ruolo del giornalismo televisivo: limitarsi a raccontare i fatti o interpretare il contesto per evitare semplificazioni? La polemica social contro il direttore del Tg La7 dimostra che ogni scelta, soprattutto in un momento delicato come quello di una manifestazione internazionale, diventa terreno di scontro pubblico.

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Ultimo Aggiornamento: 23/09/2025 09:57

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