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Caos Flotilla, ipotesi di mediazione per gli aiuti diretti a Gaza

Pubblicato: 24/09/2025 21:42

L’iniziativa della Global Sumud Flotilla è conosciuta da tempo come una delle principali azioni civili internazionali per sfidare il blocco imposto alla Striscia di Gaza. Si tratta di una flotta di imbarcazioni che trasporta aiuti umanitari, medicinali e volontari, con l’obiettivo dichiarato di rompere l’assedio e promuovere un corridoio sicuro per la popolazione civile.

Nata dalla convergenza di movimenti e reti internazionali, come la Freedom Flotilla Coalition e il Global Movement to Gaza, la missione ha assunto un valore simbolico oltre che pratico. Fin dall’inizio è stata presentata come un’iniziativa non violenta e indipendente, volta a sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sulle condizioni di vita a Gaza e a richiamare l’attenzione delle istituzioni internazionali.

Una possibile via per garantire la consegna degli aiuti umanitari diretti a Gaza passa attraverso un accordo che coinvolge il Patriarcato latino di Gerusalemme e la diplomazia italiana. L’idea è quella di sfruttare una catena logistica che permetta di far arrivare il carico in modo sicuro e controllato, evitando nuove tensioni internazionali legate alla vicenda della Global Sumud Flotilla.

Il piano del Patriarcato latino

Secondo le prime ipotesi, gli aiuti trasportati dalla Flotilla verrebbero inizialmente consegnati alle parrocchie del Patriarcato latino presenti a Cipro. Da qui sarebbero poi trasferiti al porto israeliano di Ashdod, dove si aprirebbe la seconda fase del progetto. In questa tappa, grazie al coinvolgimento delle Misericordie, verrebbe attivato un corridoio umanitario in grado di garantire il successivo invio verso la Striscia di Gaza.

La mediazione italiana

A seguire da vicino il dossier è il ministro degli Esteri Antonio Tajani, impegnato in una mediazione diplomatica che punta a trovare una soluzione praticabile per far arrivare gli aiuti a destinazione. La proposta di passare da Cipro è attualmente quella che viene considerata più concreta, proprio per il ruolo di garanzia che il Patriarcato latino di Gerusalemme potrebbe svolgere nell’intera operazione.

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