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Flotilla, l’annuncio di Crosetto dopo l’attacco: “Inviata una nave italiana”

Pubblicato: 24/09/2025 13:18
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Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha annunciato l’invio di una fregata italiana in soccorso della Global Sumud Flotilla, dopo l’ultimo attacco subito dalle imbarcazioni dirette verso Gaza. La decisione arriva in un clima di forti polemiche politiche, con le opposizioni che hanno chiesto chiarimenti urgenti in Parlamento.
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L’intervento del ministro è avvenuto mentre si trovava in Lettonia, dove è in corso una visita istituzionale. Crosetto ha parlato di un atto grave e inaccettabile, condannando fermamente l’aggressione subita dai natanti, colpiti da droni da parte di autori al momento non identificati.

Le parole di Guido Crosetto

Il ministro della Difesa ha dichiarato: “In merito all’attacco subito nelle scorse ore dalle imbarcazioni della Sumud Flotilla, a bordo delle quali si trovano anche cittadini italiani, condotto mediante l’impiego di droni da parte di autori al momento non identificati, non si può che esprimere la più dura condanna”.

Parole nette, che confermano la volontà del governo italiano di fornire assistenza immediata ai connazionali coinvolti. Crosetto ha poi spiegato i passaggi che hanno portato all’attivazione della Marina militare.

L’autorizzazione all’intervento

Secondo quanto riferito dal ministro, la decisione è stata presa nella notte: “Per garantire assistenza ai cittadini italiani presenti sulla Flotilla, questa notte alle 03:50, pur essendo in Estonia, dopo un confronto con il capo di Stato maggiore della Difesa e dopo una valutazione veloce e sommaria dell’accaduto, mi sono sentito con il presidente del Consiglio ed ho autorizzato l’intervento immediato della fregata multiruolo Fasan della Marina militare”.

L’unità navale si trovava già in navigazione a nord di Creta, nell’ambito dell’operazione Mare Sicuro, e si sta ora dirigendo verso l’area interessata per fornire eventuale supporto di soccorso.

Coordinamento internazionale

Crosetto ha inoltre chiarito che la decisione italiana è stata comunicata alle autorità competenti: “Di questa decisione sono stati informati l’addetto militare israeliano in Italia, il nostro ambasciatore e l’addetto militare a Tel Aviv, oltre all’Unità di Crisi della Farnesina.

Il coinvolgimento di più livelli istituzionali sottolinea la delicatezza della situazione, che riguarda non solo la sicurezza dei cittadini italiani, ma anche le relazioni diplomatiche in un contesto di forte instabilità.

L’intervento di Tajani e la tensione con Israele

Da New York, dove partecipa all’assemblea generale dell’Onu, il ministro Antonio Tajani ha chiesto a Israele di garantire “la assoluta tutela” dei parlamentari e di tutti gli italiani imbarcati, ricordando che la Farnesina aveva già segnalato la necessità di operazioni condotte “nel pieno rispetto del diritto internazionale e con cautela assoluta”.

Israele, dal canto suo, considera la Flotilla “organizzata da Hamas e destinata a servire Hamas”, proponendo di consegnare gli aiuti nel porto di Ashkelon. Una soluzione rifiutata dagli attivisti, che denunciano l’ingresso a Gaza di meno di 70 camion al giorno contro un fabbisogno dieci volte superiore. La chiusura del valico con la Giordania, avvenuta nelle ultime ore, aggrava ulteriormente la situazione.

Il botta e risposta diplomatico e la pioggia di ordigni hanno alimentato il sospetto che la retorica israeliana stia preparando il terreno a un’ulteriore escalation. E mentre la Flotilla continua la sua rotta, la minaccia di nuovi attacchi resta concreta e imminente.

Le reazioni politiche

L’iniziativa del ministro arriva dopo le proteste delle opposizioni, che hanno chiesto al governo maggiore chiarezza sulla gestione dell’emergenza. La vicenda della Global Sumud Flotilla, diretta a Gaza per motivi umanitari, si inserisce infatti in un quadro già altamente complesso, dove il rischio di escalation rimane concreto.

La scelta di inviare la fregata rappresenta un segnale forte della volontà dell’Italia di proteggere i propri cittadini all’estero e di assumere un ruolo attivo nella gestione di situazioni di crisi internazionale.

Una missione delicata

L’arrivo della fregata Fasan nell’area dell’attacco sarà decisivo per garantire assistenza e, se necessario, evacuazione dei connazionali. Allo stesso tempo, l’episodio pone nuove domande sulle responsabilità dell’attacco condotto con droni, ancora senza un autore identificato.

In un contesto di crescente tensione nel Mediterraneo orientale, l’intervento italiano rappresenta una mossa di rilievo sul piano sia operativo che politico, destinata a pesare nelle prossime ore sul dibattito interno e sugli equilibri internazionali.

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