
Mattinata ad alta tensione alla Camera dei deputati, dove le opposizioni hanno inscenato una protesta per ottenere un intervento urgente del governo dopo gli attacchi israeliani alla Flotilla avvenuti nella notte. La richiesta di convocare subito la conferenza dei capigruppo è arrivata da Pd, M5s e Avs, con i parlamentari che hanno denunciato l’assenza di una presa di posizione immediata da parte dell’esecutivo.
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La situazione è degenerata con i deputati del Movimento 5 stelle, che hanno annunciato l’intenzione di bloccare «con ogni mezzo» i lavori parlamentari, sia in Aula che nelle Commissioni, finché l’esecutivo non si presenterà a riferire.
La protesta del Movimento 5 stelle
Il clima si è acceso quando la deputata Stefania Ascari e, subito dopo, il collega Raffaele Ricciardi hanno preso la parola, annunciando il blocco dei lavori. A seguire, alcuni parlamentari delle opposizioni hanno occupato l’emiciclo e i banchi del governo come segno di protesta.
La linea del M5s è stata chiara: non interrompere la mobilitazione fino a quando non ci sarà un chiarimento ufficiale da parte del governo sugli eventi della Flotilla. La promessa è stata ribadita più volte, segno della volontà di portare avanti uno scontro politico su un terreno considerato sensibile.

L’intervento del presidente Mulè
Il presidente di turno, Giorgio Mulè, ha cercato di riportare la calma ricordando che il presidente della Camera Lorenzo Fontana aveva già dato disponibilità ad anticipare la conferenza dei capigruppo, inizialmente prevista per il pomeriggio, al termine dei lavori mattutini.
Nonostante questo, la protesta è andata avanti, con i deputati delle opposizioni che hanno insistito sulla necessità di un confronto immediato.
La disponibilità del governo
La svolta è arrivata con l’annuncio dello stesso Mulè, che ha comunicato la disponibilità del governo a riferire alla Camera. Nello specifico, il ministro della Difesa Guido Crosetto, attualmente in missione in Lettonia, sarà presente domani mattina nell’Aula di Montecitorio per fare chiarezza sui fatti legati agli attacchi israeliani alla Flotilla.
La conferma della presenza del ministro ha permesso di far riprendere i lavori, seppur in un clima ancora segnato da tensioni e polemiche.

Una vicenda che accende lo scontro politico
La vicenda conferma la linea dura delle opposizioni, intenzionate a mettere il governo di fronte alle proprie responsabilità internazionali. Gli attacchi alla Flotilla hanno innescato un’immediata richiesta di chiarimenti, con particolare insistenza da parte del M5s, che ha minacciato di proseguire con forme di protesta parlamentare finché non ci sarà un chiarimento ufficiale.
Il confronto di domani, con la presenza del ministro Crosetto in Aula, sarà quindi un momento decisivo per definire la posizione del governo italiano su un episodio che ha già sollevato grande attenzione politica e mediatica.