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Flotilla sotto attacco, droni e gas urticanti sulle barche dirette a Gaza

Pubblicato: 24/09/2025 06:53

Il ronzio incessante dei droni è diventato ormai una presenza fissa sulla Global Sumud Flotilla, ma la scorsa notte la minaccia si è trasformata in un vero e proprio attacco. Interferenze radio, musica a tutto volume per disturbare le comunicazioni, poi granate stordenti ed ordigni carichi di gas urticante sono caduti sulle imbarcazioni in coda alla spedizione. Urla, panico e equipaggi con i giubbotti di salvataggio addosso, pronti a fronteggiare qualsiasi scenario.

A essere colpite sono state almeno sei barche delle quarantatré dirette verso Gaza, in acque internazionali al largo di Creta. Tra queste la Otaria, su cui viaggiano i parlamentari italiani Benedetta Scuderi (Avs) e Marco Croatti (M5s), e la Karma di Arci con a bordo i deputati Pd Annalisa Corrado e Arturo Scotto. Danni anche alla Zefiro, che ora naviga con l’albero compromesso, e ad altre imbarcazioni della missione.

Parlamentari a bordo e richiesta di protezione

Droni sopra di noi, conosciamo i rischi ma arriveremo a Gaza”, ha spiegato Scotto dopo l’attacco. La portavoce italiana Maria Elena Delia ha raccontato di ordigni caduti a pochi metri dagli scafi, confermando l’assenza di feriti ma la presenza di danni strutturali da valutare. Sui social l’attivista tedesca Yasemin Acar ha lanciato l’allarme: “Siamo in acque internazionali, non trasportiamo armi ma aiuti. Israele uccide e affama migliaia di persone, mentre i nostri Paesi restano complici”.

L’episodio segue due aggressioni precedenti, che avevano devastato la Familia Madeira e la Alma. Gli organizzatori parlano di “intimidazioni violente” e “guerra psicologica”, ribadendo però che la spedizione non si fermerà. Intanto, dalle reti di supporto a terra è partito l’appello a inviare proteste formali ai ministeri degli Esteri dei 44 Paesi coinvolti.

L’intervento di Tajani e la tensione con Israele

Da New York, dove partecipa all’assemblea generale dell’Onu, il ministro Antonio Tajani ha chiesto a Israele di garantire “la assoluta tutela” dei parlamentari e di tutti gli italiani imbarcati, ricordando che la Farnesina aveva già segnalato la necessità di operazioni condotte “nel pieno rispetto del diritto internazionale e con cautela assoluta”.

Israele, dal canto suo, considera la Flotilla “organizzata da Hamas e destinata a servire Hamas”, proponendo di consegnare gli aiuti nel porto di Ashkelon. Una soluzione rifiutata dagli attivisti, che denunciano l’ingresso a Gaza di meno di 70 camion al giorno contro un fabbisogno dieci volte superiore. La chiusura del valico con la Giordania, avvenuta nelle ultime ore, aggrava ulteriormente la situazione.

Il botta e risposta diplomatico e la pioggia di ordigni hanno alimentato il sospetto che la retorica israeliana stia preparando il terreno a un’ulteriore escalation. E mentre la Flotilla continua la sua rotta, la minaccia di nuovi attacchi resta concreta e imminente.

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Ultimo Aggiornamento: 24/09/2025 07:14

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