
Le polemiche sulla vicenda di Ilaria Salis, europarlamentare di AVS indagata in Ungheria e salvata per un solo voto in Commissione al Parlamento europeo, stanno agitando i rapporti interni alla maggioranza. Lega e Fratelli d’Italia hanno infatti accusato il PPE e Forza Italia di aver contribuito, con i loro voti, a mantenere l’immunità all’eurodeputata.
Leggi anche: Ilaria Salis, appello a Giorgia Meloni: “Ti prego, puoi farlo…”
Un’accusa che ha immediatamente provocato la reazione dura degli azzurri, che respingono ogni responsabilità e parlano di “bugie” che rischiano di minare l’unità del centrodestra.
Le accuse della Lega e di Fratelli d’Italia
Secondo i vertici di Lega e FdI, la decisione della giunta del Parlamento europeo sarebbe stata determinata anche dal comportamento dei Popolari europei e dal partito guidato da Antonio Tajani. La tesi delle due forze di governo è che, senza l’appoggio dei popolari, l’immunità parlamentare di Ilaria Salis sarebbe stata revocata.
Un’accusa pesante, che ha alimentato sospetti e fratture in una maggioranza già chiamata a gestire delicate sfide politiche e istituzionali.

La replica di Forza Italia
Il portavoce nazionale di Forza Italia, Raffaele Nevi, intervistato da Affaritaliani, ha smentito categoricamente la versione di Lega e FdI, definendo “falsità” le loro affermazioni. “Chi trasferisce questa vicenda sulla politica italiana e soprattutto all’interno del centrodestra accusando Forza Italia dice una palese bugia e fa una cosa folle, che non porta consensi ma solo problemi”, ha dichiarato Nevi.
Il dirigente azzurro ha poi fornito una ricostruzione puntuale: “Primo: Forza Italia non ha rappresentanti in quella commissione. Secondo: il PPE si era espresso con una posizione formale favorevole alla revoca dell’immunità. Terzo: il PPE non ha chiesto il voto segreto ma lo hanno chiesto i Verdi. Quarto: ci sono molte richieste di revoca dell’immunità a carico anche di parlamentari dei Patrioti, il gruppo della Lega, e qualcuno ha accusato addirittura Mantovani di FdI di aver votato a favore della Salis”.
Il nodo del voto segreto
Uno degli aspetti centrali della vicenda riguarda il voto segreto, che ha reso impossibile attribuire con certezza le responsabilità ai vari gruppi politici. Nevi ha ricordato come, in questo contesto, le accuse dirette a Forza Italia e al PPE siano “scorrette” e rischino di compromettere i rapporti tra alleati: “Quando c’è il voto segreto, il sostegno può arrivare da qualunque partito. Accusare il PPE e Forza Italia è scorrettissimo e mina solo i rapporti all’interno del centrodestra e fa il gioco della sinistra”.

Un equilibrio fragile
Il caso Salis si conferma dunque un terreno scivoloso per la maggioranza. Se da un lato Lega e Fratelli d’Italia cercano di marcare una linea di fermezza contro l’eurodeputata di AVS, dall’altro Forza Italia rivendica la propria coerenza e respinge ogni tentativo di scaricare responsabilità politiche.
La vicenda rischia di lasciare strascichi nei rapporti tra i partiti della coalizione, con un centrodestra che appare sempre più diviso di fronte a temi di forte impatto politico e simbolico. In questo scenario, il dibattito interno non riguarda più solo la questione dell’immunità di Ilaria Salis, ma soprattutto la tenuta dei rapporti tra Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia.