
Doccia fredda, anzi gelata, per la sinistra nostrana. Da tre anni a questa parte, la segretaria dem Elly Schlein continua a ripetere che, prima o poi, il governo cadrà sotto i colpi di un’opposizione unita e sempre più forte nei sondaggi. Le ultime rilevazioni, però, sembrano smentire questa convinzione, mostrando un quadro molto diverso da quello auspicato nei vertici del Partito Democratico.
Secondo l’ultimo sondaggio Noto, presentato nel corso della trasmissione Porta a Porta, Fratelli d’Italia e Partito Democratico non sono mai stati così distanti nei numeri. Il distacco politico tra i due partiti si è tradotto in un distacco ben più sostanziale: quello della fiducia dell’elettorato. Il partito guidato da Giorgia Meloni si conferma in sintonia con le istanze degli italiani, mentre il Pd di Schlein continua a perdere terreno.
Nel dettaglio, Fratelli d’Italia resta saldamente in testa con il 30% dei consensi, confermandosi il primo partito italiano. Il Partito Democratico, invece, perde un ulteriore 0,5%, scendendo al 22%, un dato che rappresenta un arretramento evidente rispetto alle ultime rilevazioni e che allontana sempre più i dem dalla vetta.
Al terzo posto si attesta il Movimento Cinque Stelle, guidato dall’ex premier Giuseppe Conte, che si ferma al 13% delle preferenze. Una distanza significativa non solo da Fratelli d’Italia ma anche dallo stesso Pd, con cui teoricamente dovrebbe condividere l’orizzonte del cosiddetto campo largo, oggi più che mai indefinito.

Nel campo del centrosinistra, le difficoltà non riguardano solo il Pd. Anche Alleanza Verdi e Sinistra registra una perdita di 0,5%, scendendo così al 6%. Un segnale preoccupante per la coalizione progressista, che fatica a consolidare il proprio consenso.
Tra le forze centriste, la situazione resta piuttosto statica. Azione, il partito di Carlo Calenda, si mantiene stabile al 3,5%, mentre Italia Viva, guidata da Matteo Renzi, guadagna mezzo punto, salendo al 2,5%. Per quanto riguarda +Europa, invece, il dato è negativo: perde lo 0,5%, scivolando all’1,0%, mentre altri soggetti minori si mantengono complessivamente stabili all’1,5%.
Sul versante opposto dello schieramento, ovvero quello di centrodestra, i numeri continuano a sorridere. La Lega del vicepremier Matteo Salvini guadagna 0,5%, attestandosi all’8%. Un piccolo segnale di ripresa per un partito che negli ultimi mesi aveva mostrato segnali di affaticamento nei sondaggi.
Forza Italia, invece, resta stabile all’8,5%, confermandosi un alleato solido all’interno della coalizione di governo. Il centrodestra, complessivamente, si attesta al 49%, in crescita di mezzo punto rispetto alla precedente rilevazione.
Il centrosinistra, al contrario, scende al 29%, registrando una perdita di 1,5 punti percentuali. Un dato che evidenzia con chiarezza il crescente divario tra i due principali schieramenti politici italiani e che rafforza, numeri alla mano, la stabilità del governo guidato da Giorgia Meloni.