
Un botta e risposta rapido, tagliente e carico di significato. È quanto accaduto durante il tg di La7, quando il direttore Enrico Mentana si è rivolto in diretta a Milena Gabanelli con una domanda che, in pochi secondi, ha dato vita a una scena destinata a far discutere. Una semplice curiosità si è trasformata in una vera e propria gaffe, costringendo lo stesso Mentana a chiudere con una battuta imbarazzata e lasciando il pubblico con la sensazione di aver assistito a un momento televisivo che andrà ricordato.
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La domanda di Enrico Mentana a Milena Gabanelli
Tutto nasce da una frase del direttore del tg di La7. Guardando il braccio destro di Milena Gabanelli, Enrico Mentana ha chiesto: «Siccome la televisione è una brutta bestia, quella cosa che hai sul tuo braccio destro ha un significato o sono fatti tuoi?». Una domanda che sembrava voler sciogliere una curiosità personale ma che, davanti alle telecamere, ha assunto un peso diverso.
Il tono ironico del direttore, abituato a uno stile diretto e senza troppi filtri, ha fatto pensare a un momento leggero, di interazione spontanea. Ma la risposta della giornalista ha ribaltato completamente l’atmosfera.

La risposta fredda e netta della giornalista
Con uno sguardo fermo e parole secche, Milena Gabanelli ha replicato: «Direi che è lo sterminio in corso a Gaza». Una frase breve, ma capace di cambiare istantaneamente il clima dello studio e della diretta.
Il riferimento alla guerra in Medio Oriente e alla tragedia umanitaria di Gaza ha imposto un silenzio improvviso, interrompendo qualsiasi tono leggero potesse esserci nella domanda iniziale di Mentana.
L’imbarazzo del direttore di La7
Colto di sorpresa dalla replica, Enrico Mentana ha provato a chiudere rapidamente la questione: «Così almeno lo diciamo, lo si è visto, si guarda ed era giusto capire di che cosa si trattava». Una chiosa che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto riportare la situazione a un livello di normalità, ma che di fatto ha certificato l’imbarazzo del momento.
La sua espressione, unita al tono della voce, ha mostrato chiaramente come il direttore non si aspettasse una risposta così carica di significato politico e umano.
Un episodio che apre riflessioni
L’episodio avvenuto al tg di La7 non è solo una gaffe televisiva, ma solleva anche riflessioni sul ruolo del giornalismo e sul modo in cui temi delicati come quello di Gaza entrano nei media generalisti.
Il gesto di Milena Gabanelli, che ha scelto di portare un segno visibile e di esplicitarne il significato davanti al pubblico, rappresenta una presa di posizione chiara. In un contesto in cui spesso si cerca di mantenere il linguaggio neutro, la giornalista ha scelto la strada opposta, rivendicando il dovere di ricordare ciò che accade al di là dei confini italiani.
mentana che fa lo splendido e ride chiedendo a Milena Gabanelli cosa sia “quella cosa nera” che ha sul braccio, e poi conclude in fretta e furia il collegamento, senza dire una parola, quando lei gli risponde “direi che è lo sterminio in corso a Gaza” pic.twitter.com/VSjZyXTQ8l
— mostro ✊🏼 🇵🇸 (@avantibionda) September 23, 2025
Le reazioni del pubblico e il dibattito politico
Come spesso accade in questi casi, il botta e risposta tra Mentana e Gabanelli ha iniziato a circolare rapidamente sui social, diventando argomento di discussione. Molti utenti hanno apprezzato la fermezza della giornalista e la sua capacità di portare in diretta un tema di forte attualità, senza timore di rompere il tono leggero.
Altri, invece, hanno criticato l’imprudenza del direttore, ritenendo che la sua domanda fosse poco opportuna per il contesto di un telegiornale. Non mancano poi i commenti di chi ha visto nell’episodio un esempio di come la televisione, definita dallo stesso Mentana «una brutta bestia», possa trasformare una semplice battuta in un momento di forte tensione mediatica.
Un momento destinato a restare
L’episodio del tg di La7 con protagonisti Enrico Mentana e Milena Gabanelli resterà nella memoria degli spettatori come uno dei momenti più imprevisti della televisione recente. Da una gaffe a un confronto serrato, la scena ha messo in luce la forza del linguaggio, il peso delle parole e la capacità del giornalismo di trasformare un dettaglio in un messaggio di forte valore politico e simbolico.
In pochi secondi, una domanda leggera si è trasformata in un’occasione per ricordare uno dei drammi più gravi del nostro tempo, riportando al centro dell’attenzione lo sterminio a Gaza e mostrando, ancora una volta, quanto fragile possa essere il confine tra leggerezza e responsabilità in diretta televisiva.