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Porta la figlia a scuola e si ferma sulle strisce per vederla entrare: papà multato, esplode il caso

Pubblicato: 24/09/2025 14:57

Ha accompagnato la figlia di sette anni a scuola, ha atteso – come tanti altri genitori – che la bambina entrasse nell’istituto, e una volta tornato a casa ha trovato una multa: colpa di una sosta sulle strisce pedonali. Fin qui, potrebbe sembrare una scena comune, ma c’è un dettaglio che cambia tutto: Michele Vilardi, 40 anni, non era in auto, né in moto. Era a piedi. Eppure, questo non è bastato a evitargli una sanzione da 27 euro.

La vicenda è accaduta la mattina di lunedì 22 settembre a Orbetello, davanti alla scuola De Amicis. Vilardi, come ogni giorno, ha accompagnato la figlia e si è fermato qualche minuto all’esterno della scuola per assicurarsi che entrasse, come richiesto in quella giornata particolare. A raccontare tutto è lui stesso, in un post su Facebook ripreso poi dal Corriere della Sera: “Una sciocchezza, ma è una questione di principio. Dove dovevo andare, se non c’era altro spazio? A volte basterebbe un po’ di buon senso”.

Quel giorno, a causa dello sciopero per Gaza, ai genitori era stato chiesto di restare finché i bambini non fossero stati effettivamente accolti in aula. Tuttavia, per decisione della preside, l’ingresso al cortile della scuola era stato interdetto, costringendo tutti gli accompagnatori a rimanere sul marciapiede. Ma lo spazio era insufficiente per contenerli tutti.

Vilardi, come altri, ha dunque occupato parte delle strisce pedonali, in una zona che – secondo il suo racconto – non creava alcun intralcio: “Ero in un punto in cui non davo fastidio a nessuno, perché prima e dopo il passaggio zebrato ci sono parcheggiati tre scuolabus. Noi occupavamo semplicemente lo spazio tra i mezzi pubblici”.

La scena, però, è stata notata da una vigilessa, che ha invitato l’uomo a spostarsi sul marciapiede. Vilardi ha provato a spiegare che non c’era spazio sufficiente, ma è nato un diverbio, cui ha preso parte anche un secondo agente. “Io stavo filmando tutto con il cellulare – racconta – e lui mi ha intimato di smettere. Poi mi ha strappato il telefono di mano, anche se me lo ha restituito subito dopo per le mie proteste”.

Alla fine, la multa è arrivata. Nel verbale, documentato dallo stesso Vilardi con delle foto, si legge che l’uomo viene sanzionato per aver “sostato e indugiato sulla carreggiata”, e per essersi rifiutato di raggiungere il marciapiede nonostante gli inviti da parte della polizia locale. Il comportamento, secondo quanto contestato, avrebbe costituito un intralcio alla circolazione, pur senza l’intenzione di attraversare la strada.

La sanzione ha sollevato diverse polemiche sui social, dove in molti hanno espresso solidarietà al padre, criticando la rigidità dell’intervento. Per qualcuno, la situazione avrebbe richiesto “più dialogo e meno burocrazia”, mentre altri si chiedono come si possa multare un pedone in assenza di alternative reali e sicure.

Vilardi, al di là della cifra, insiste sul fatto che la vicenda ha per lui un valore simbolico. “Non è per i 27 euro. È il principio. Ogni mattina viviamo una situazione di disordine davanti alla scuola, e anziché cercare una soluzione condivisa, si reagisce con una multa a un padre che aspetta sua figlia”.

Nel frattempo, non si esclude che l’uomo possa fare ricorso, anche se non ha ancora deciso ufficialmente. Intanto, la vicenda diventa emblematica di una gestione spesso complicata degli spazi pubblici nei pressi delle scuole, dove genitori, studenti e mezzi pubblici si incrociano ogni giorno tra caos, traffico e regole non sempre flessibili.

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Ultimo Aggiornamento: 24/09/2025 15:24

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