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Vittorio Emanuele Parsi: “Israele si comporta come Hamas, è uno Stato terrorista”

Pubblicato: 24/09/2025 16:41

Una frase durissima, pronunciata da Vittorio Emanuele Parsi, politologo e docente di Relazioni internazionali, durante un intervento a Sky. Parlando della guerra in Medio Oriente, Parsi ha accusato Israele di essersi trasformato in uno “Stato terrorista”, non solo per i bombardamenti incessanti sulla Striscia di Gaza, ma anche per l’attacco con droni e gas urticanti alla flotilla di aiuti diretta verso la costa palestinese.

Lo Stato terrorista come categoria politica

Il concetto di Stato terrorista non appartiene al linguaggio giuridico, ma a quello politico e morale. Indica un governo che adotta le stesse logiche di un’organizzazione armata clandestina: colpire obiettivi civili per diffondere paura, agire al di fuori delle regole internazionali, usare la violenza come strumento sistematico di potere. In questo senso Parsi, equiparando Israele a Hamas, suggerisce che le operazioni militari abbiano oltrepassato la soglia della legittimità bellica, trasformandosi in azioni dimostrative volte a terrorizzare un’intera popolazione e a scoraggiare qualsiasi forma di dissenso.

I precedenti nella storia

L’accusa di “Stato terrorista” è stata rivolta in passato a diversi governi. Negli anni Ottanta, gli Stati Uniti inserirono la Libia di Gheddafi, l’Iran post-rivoluzionario e la Corea del Nord tra i principali sponsor del terrorismo internazionale, accusandoli di finanziare e armare gruppi clandestini all’estero. In America Latina, le dittature militari di Argentina e Cile furono descritte come Stati che facevano del terrore uno strumento di governo, con sequestri, torture e sparizioni forzate. In tutti questi casi, il termine indicava la scelta di pratiche violente e illegali non come eccezione, ma come regola sistematica del potere.

Applicare oggi questa definizione a Israele, come fa Parsi, significa collocare le sue azioni non sul piano di una guerra convenzionale, ma su quello di una strategia fondata sulla paura: dai bombardamenti a tappeto a Gaza all’attacco contro una missione civile in acque internazionali. È una lettura estrema, ma che mette a nudo il punto politico più delicato: quando uno Stato adotta i metodi del terrorismo, la linea di confine tra sicurezza e barbarie si spezza.

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Ultimo Aggiornamento: 24/09/2025 16:45

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