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14enne muore dopo l’intervento estetico: “Il chirurgo fidanzato con mamma”. Particolari agghiaccianti

Pubblicato: 25/09/2025 20:58

Il dibattito sulla chirurgia estetica in età adolescenziale si riaccende con forza dopo un caso che ha scosso il Messico e che solleva interrogativi etici e legali. L’accesso a interventi invasivi, il consenso dei genitori e le responsabilità dei professionisti sanitari sono temi che tornano al centro dell’attenzione pubblica.

Quando alla ricerca di un ideale estetico si aggiungono dinamiche familiari complesse, i rischi non riguardano soltanto la salute fisica ma anche la tutela dei minori. Un episodio recente ha mostrato con brutalità quanto possano essere gravi le conseguenze di decisioni prese con leggerezza.

La tragedia di Paloma Nicole

La vittima è Paloma Nicole Arellano Escobedo, 14 anni, morta il 20 settembre 2025 in un ospedale di Durango. La ragazza era entrata in coma a causa di danni cerebrali e complicazioni cardiache dopo un intervento di mastoplastica additiva e lifting ai glutei, eseguito in segreto una settimana prima. Al padre, Carlos Arellano, era stato inizialmente detto che il decesso fosse legato a complicazioni da Covid-19, ma la verità è emersa solo durante il funerale.

«Al funerale, alcuni parenti mi hanno detto che il suo seno era più grande di prima… C’erano protesi mammarie e cicatrici evidenti», ha dichiarato il padre alle autorità, aggiungendo di aver chiesto subito un’autopsia.

Le accuse e l’indagine

Secondo la denuncia, la madre della giovane avrebbe dato il consenso all’operazione, realizzata dal suo attuale compagno, un chirurgo plastico 45enne identificato come Víctor “N”, titolare di uno studio privato. L’uomo è ora indagato per negligenza e omicidio colposo, mentre la Procura di Durango attende l’esito finale dell’autopsia.

Il padre accusa apertamente l’ex moglie e il medico di aver tentato di “insabbiare” l’accaduto, mentendo sulla vera causa della morte della figlia.

Le prime analisi mediche

Un esame preliminare ha evidenziato edema cerebrale e danni ai polmoni, ma i risultati definitivi richiederanno tempo poiché il corpo era già stato preparato dall’agenzia funebre. Nel frattempo, l’Associazione Messicana di Chirurghi Plastici, Estetici e Ricostruttivi (AMCPER) ha disposto la sospensione cautelativa del medico coinvolto.

Un caso che apre uno squarcio inquietante sul controllo delle pratiche di chirurgia estetica e sull’obbligo di garantire la massima tutela ai più giovani.

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Ultimo Aggiornamento: 25/09/2025 20:59

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