
NORAD ha ordinato il decollo immediato di quattro caccia statunitensi per intercettare un gruppo di velivoli russi avvistati in prossimità del confine canadese. I radar hanno segnalato la presenza di due bombardieri Tu-95 e due caccia Su-35 nella Zona di identificazione della difesa aerea (ADIZ), un’area che si estende oltre lo spazio sovrano ma che viene costantemente monitorata per prevenire intrusioni e minacce.

L’intercettazione e i mezzi schierati
I caccia americani, affiancati da un aereo radar E-3 e da quattro tanker KC-135 per il rifornimento in volo, hanno scortato i velivoli russi finché non hanno lasciato la zona di competenza. Le autorità canadesi hanno seguito da vicino la manovra, sottolineando che l’episodio non ha comportato violazioni dello spazio aereo nazionale. Tuttavia, la vicinanza al confine canadese ha reso l’operazione particolarmente sensibile, mostrando ancora una volta quanto quell’area sia cruciale per la sicurezza congiunta di Ottawa e Washington.

Un segnale politico oltre i cieli
Secondo la NORAD, simili voli russi in spazi internazionali non costituiscono “una minaccia immediata”, ma rappresentano esercitazioni strategiche e testano la prontezza della difesa nordamericana. Il ripetersi di queste missioni nei pressi delle coste dell’Alaska e della frontiera canadese è visto come un chiaro messaggio politico di Mosca, che negli ultimi anni ha intensificato le attività militari nell’Artico, un’area contesa e sempre più strategica.

Caccia Nato intercettano 5 jet russi vicino alla Danimarca
«Due caccia Gripen ungheresi della Nato Baltic Air Policing sono decollati oggi dalla base di Siauliai in Lituania in risposta a un Su-30, un Su-35 e tre MiG-31 russi che volavano in prossimità dello spazio aereo danese, dimostrando l’impegno dell’Alleanza a proteggere e salvaguardare i Paesi Baltici e il fianco orientale». Lo fa sapere il Comando Aereo Alleato.