
Gli attivisti della Global Sumud Flotilla annunciano la loro decisione senza esitazioni. «Non ci saranno altre soste tecniche per le nostre 50 barche, continueremo diretti fino a Gaza. Siamo consapevoli delle minacce, ma ci rendono solo più uniti», hanno dichiarato in conferenza stampa.
La determinazione della Flotilla
Il gruppo, impegnato in un’azione simbolica e politica di forte impatto, ha definito questa fase come la più delicata del loro percorso. «Siamo nel momento più critico, ma dobbiamo essere ottimisti: noi vinceremo perché abbiamo ragione», hanno aggiunto, sottolineando come la forza del progetto non risieda solo nei mezzi a disposizione ma soprattutto nella convinzione di portare avanti la loro missione. Gli attivisti hanno voluto rimarcare che la scelta di non fermarsi ulteriormente è un segnale di coesione e determinazione, un atto che intende mostrare la volontà di resistere alle difficoltà e alle pressioni esterne.
Un viaggio simbolico
La Global Sumud Flotilla si presenta così come un’esperienza non soltanto di navigazione, ma di resistenza collettiva. L’idea di «non deviare dal percorso» è stata interpretata come un messaggio di solidarietà e di perseveranza, in un contesto internazionale complesso e carico di tensioni.
Il loro annuncio, seguito con attenzione da osservatori e sostenitori, segna un passaggio decisivo in una missione che ha già catturato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica.