
Un forte terremoto ha colpito il nord-ovest del Venezuela, provocando paura tra la popolazione e spingendo centinaia di persone a riversarsi in strada. Secondo l’US Geological Survey, il sisma ha avuto una magnitudo di 6.2 con epicentro a Mene Grande, nella regione orientale del lago Maracaibo, cuore dell’industria petrolifera venezuelana. La profondità rilevata è di 7,8 chilometri.
Le vibrazioni sono state percepite chiaramente nella capitale Caracas e in altre grandi città occidentali come Barquisimeto, San Cristobal, Merida e la stessa Maracaibo. Numerosi testimoni hanno raccontato di edifici che tremavano e di momenti di forte panico, con famiglie e lavoratori che hanno lasciato le proprie case e uffici per cercare riparo in strada.
Paura ma nessun danno grave segnalato
Al momento, le autorità non hanno riportato danni materiali significativi né vittime. Il governo di Caracas, tuttavia, non ha ancora diffuso un bilancio ufficiale e mantiene alta l’attenzione sull’area dell’epicentro.
Mene Grande e il lago Maracaibo rappresentano un punto nevralgico per il settore energetico nazionale: qui si concentrano pozzi e impianti che alimentano una delle principali risorse del Paese, le riserve petrolifere, considerate tra le più ampie al mondo.
Venezuela ad alto rischio sismico
Il territorio venezuelano è storicamente esposto ad attività tellurica per via della sua posizione lungo il confine meridionale della placca caraibica, in costante interazione con la placca sudamericana. Secondo gli esperti, le faglie che attraversano il nord del Paese sono responsabili di terremoti frequenti, in alcuni casi molto violenti e devastanti.