
“Ho parlato con Bibi Netanyahu oggi e abbiamo parlato con tutti i leader del Medio Oriente. Siamo vicini a un accordo su Gaza, forse anche alla pace”, ha dichiarato Donald Trump durante la firma di una serie di ordini esecutivi, rispondendo alle domande dei giornalisti.
Negli ultimi giorni, i colloqui diplomatici si sono intensificati: da un lato Israele mantiene la pressione militare sulle aree ancora controllate da Hamas, dall’altro continuano le trattative indirette a Doha e al Cairo con la mediazione di Qatar, Egitto e Stati Uniti. Le principali questioni sul tavolo restano il rilascio degli ostaggi israeliani ancora detenuti a Gaza e le garanzie di cessate il fuoco in cambio dell’ingresso di maggiori aiuti umanitari per la popolazione civile.

La situazione a Gaza: a bilancio almeno 35mila morti
La situazione sul terreno, intanto, resta drammatica. Secondo le stime dell’ONU, oltre 35 mila palestinesi sono morti dall’inizio dell’offensiva israeliana e più di un milione di persone risultano sfollate, mentre gran parte della Striscia è ridotta in macerie. Israele, dal canto suo, continua a ribadire che l’operazione non terminerà finché la minaccia di Hamas non sarà eliminata, ma crescono le pressioni internazionali affinché si arrivi a una tregua duratura.