
Volodymyr Zelensky ha dichiarato di non avere intenzione di rimanere alla guida dell’Ucraina una volta conclusa la guerra contro la Russia. In un’intervista esclusiva concessa a Barak Ravid per The Axios Show, il presidente ucraino ha affermato che il suo obiettivo non è mantenere il potere, ma porre fine al conflitto iniziato con l’invasione russa nel febbraio 2022.
L’intervista è stata registrata poco prima della partenza di Zelensky da New York, dove aveva preso parte all’Assemblea Generale dell’ONU. In quell’occasione, il presidente ha anche promesso di chiedere al Parlamento ucraino di organizzare le elezioni non appena ci sarà un cessate il fuoco, elezioni che erano state rinviate a causa del conflitto in corso.

“Sono pronto a lasciare“, ha detto Zelensky, rispondendo a una domanda sul suo futuro politico. “Il mio scopo è chiudere la guerra, non restare presidente”. Parole che segnano un chiaro distacco dalla logica del potere e che rafforzano l’immagine di un leader focalizzato sulla pace, piuttosto che sulla carriera politica personale.
Zelensky è stato eletto nel 2019 per un mandato di cinque anni. Tuttavia, ha riconosciuto che, in caso di fine della guerra, la popolazione ucraina potrebbe desiderare un nuovo mandato e un leader scelto in condizioni democratiche normali. “Durante un cessate il fuoco – ha detto – la sicurezza potrebbe permettere di organizzare nuove elezioni presidenziali”.
Sul fronte militare, Zelensky ha lanciato un duro avvertimento alla Russia. Se Mosca non porrà fine al conflitto, ha detto, i funzionari del Cremlino dovrebbero “sapere dove si trovano i rifugi più vicini”. Un chiaro riferimento alla possibilità che l’Ucraina risponda con forza agli attacchi sul suo territorio.

Il presidente ucraino ha aggiunto di aver discusso con Donald Trump dell’eventualità di ricevere nuovi armamenti a lungo raggio. Armi che, secondo Zelensky, sarebbero decisive per spingere Vladimir Putin al tavolo dei negoziati. Ha però ribadito che l’Ucraina non colpirà i civili, precisando: “Non siamo terroristi”.
Zelensky ha anche accennato alla possibilità di colpire obiettivi strategici russi, come infrastrutture energetiche e fabbriche di armamenti. Ha detto che Trump sostiene questa linea d’azione, sottolineando che eventuali attacchi russi al settore energetico ucraino avranno una risposta mirata e proporzionata.
“Se ci attaccheranno, risponderemo“, ha affermato ancora il presidente, spiegando che la popolazione ucraina è stanca della guerra, ma è anche determinata a difendersi. “La nostra gente odia i russi perché hanno iniziato questa guerra e ci uccidono. Ma la nostra gente capisce che non abbiamo bisogno di colpire civili”, ha aggiunto.
Le dichiarazioni di Zelensky arrivano in un momento cruciale del conflitto, con il fronte militare in stallo e la diplomazia internazionale in fermento. La sua disponibilità a lasciare la presidenza dopo la guerra e la volontà di indire elezioni segnano una possibile svolta nel futuro politico dell’Ucraina.