
Le indagini sul delitto di Garlasco continuano a scuotere la cronaca giudiziaria italiana. Le nuove perquisizioni ordinate dalla Procura di Brescia hanno riacceso i riflettori su una vicenda che da quasi vent’anni non smette di riservare colpi di scena. Questa volta, nel mirino è finito l’ex procuratore Mario Venditti, indagato per corruzione in atti giudiziari con l’accusa di aver archiviato troppo in fretta le indagini su Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi.
Proprio nello stesso giorno, a Pavia, si è svolta una nuova udienza dell’incidente probatorio. All’esterno del Tribunale l’attesa era altissima: giornalisti, telecamere e microfoni pronti a catturare ogni dichiarazione. Tutti aspettavano una sola persona: Angela Taccia, l’avvocata di Sempio, chiamata a commentare le ultime rivelazioni.
Angela Taccia al centro della scena
L’atmosfera davanti al Palazzo di Giustizia era elettrica. La ressa di cronisti e curiosi cercava di strappare una battuta all’avvocata, ma Taccia ha scelto un approccio del tutto inaspettato. All’ingresso ha liquidato la questione con poche parole: “Non so nulla delle perquisizioni”. Ma subito dopo ha spiazzato tutti con una frase destinata a diventare virale: “Signori, io pogo dall’età di 15 anni, quindi io vado in udienza”.
Un riferimento al pogo, il tipico ballo dei concerti punk fatto di spintoni e salti, che ha trasformato una situazione di tensione in un momento quasi surreale. In poche ore il video ha invaso i social, generando commenti divertiti e increduli: c’è chi ha ironizzato sui gruppi musicali ska e chi, più maturo, ha chiesto chiarimenti sul significato del termine.

Un’aula che attende risposte
All’interno del Tribunale, intanto, i periti nominati dal gip hanno chiesto altro tempo per concludere le analisi. Al centro della scena restano le unghie di Chiara Poggi, già sottoposte a esami nel 2014 e ormai completamente consumate. All’epoca non emerse un profilo genetico completo, ma negli anni successivi alcuni consulenti collegarono quel poco materiale a Sempio. Oggi non si tratta di nuovi test, ma di rivalutare i dati già raccolti.
Il clima resta teso, con l’attesa che si prolunga ancora. Ma fuori dall’aula, complice la battuta di Taccia, l’attenzione è stata catturata da un siparietto che ha reso meno cupa la giornata processuale.

Commenti e reazioni social
Sui social, il modo ironico di sviare le domande ha diviso il pubblico. C’è chi ha trovato la battuta geniale e chi l’ha considerata fuori luogo in un contesto così delicato. Tuttavia, il risultato è stato chiaro: Angela Taccia è diventata protagonista assoluta di quella giornata, più dei periti e delle stesse indagini.

Nuovi dettagli dell’incidente probatorio
Oltre alle analisi genetiche, l’incidente probatorio riguarda anche le impronte trovate nei sacchetti della spazzatura della villetta di Garlasco. Otto in totale: sei sul sacchetto dei cereali usato da Chiara per la colazione e due sulla busta dei rifiuti. Se saranno abbastanza leggibili, verranno comparate da un nuovo esperto dattiloscopista.
Ma, ancora una volta, fuori dal tribunale la scena è stata tutta per Angela Taccia. Con poche parole e una battuta inaspettata, ha trasformato un’uscita formale in un episodio destinato a rimbalzare ovunque online.
