
La Corea del Nord sarebbe vicina al completamento di un missile balistico intercontinentale capace di colpire gli Stati Uniti con testate nucleari. Lo ha dichiarato il presidente sudcoreano Lee Jae-myung durante una visita alla Borsa di New York, come riportano i media di Seul.
Le dichiarazioni di Lee Jae-myung
Secondo il leader sudcoreano, «sia per ottenere influenza nei colloqui con gli Stati Uniti, sia per rafforzare il proprio regime, la Corea del Nord ha continuato a sviluppare missili balistici intercontinentali (Icbm) in grado di trasportare ordigni nucleari fino a raggiungere gli Usa».

Lee ha aggiunto che Pyongyang «non sembra esserci ancora riuscita, ma si dice che sia nella fase finale» del progetto, sottolineando come questa prospettiva aumenti i timori sulla stabilità della penisola coreana e sull’equilibrio geopolitico globale.
Un programma che non si ferma
Nonostante le sanzioni e le pressioni esercitate da Seul e dagli alleati occidentali, la Corea del Nord non ha interrotto la propria corsa agli armamenti. Il leader Kim Jong-un ha ribadito più volte la volontà di non rinunciare mai al suo arsenale nucleare, ritenuto essenziale per la sopravvivenza del regime.
Gli esperti osservano che il completamento di un Icbm pienamente operativo, capace di colpire direttamente gli Stati Uniti, rappresenterebbe un salto qualitativo drammatico per la sicurezza internazionale, rendendo ancora più complesso ogni tentativo di dialogo o di disarmo.