
Jannik Sinner si è qualificato per i quarti di finale del China Open superando il francese Terence Atmane in tre set: 6-4, 5-7, 6-0. Una vittoria tutt’altro che lineare per il numero 2 del mondo, che ha dovuto soffrire più del previsto, cedendo un set all’avversario prima di dilagare nel parziale decisivo. Dopo oltre due ore di gioco, l’azzurro ha chiuso una partita dalle due facce, mostrando maturità nei momenti chiave.
Il match si è aperto con un primo set solido da parte di Sinner, che ha trovato il break nel terzo gioco grazie alla sua costanza da fondo campo. Nonostante qualche difficoltà nel confermare il vantaggio — con alcuni dropshot azzardati — l’altoatesino ha mantenuto la testa avanti. Atmane ha reagito con orgoglio, annullando due set point, ma alla quarta occasione Jannik ha chiuso il parziale con un ace.
Nel secondo set il francese ha alzato il livello, dimostrando grande resistenza fisica e mentale. Dopo un avvio equilibrato, è iniziata una serie incredibile di quattro break consecutivi a zero, sintomo di una partita instabile ma avvincente. Atmane ha saputo sfruttare le difficoltà al servizio di Sinner e, nel momento decisivo, ha strappato il set al secondo set point, portando il match al terzo.

Nel parziale finale, però, è riemerso il vero Sinner. L’azzurro ha messo la freccia subito, piazzando due break consecutivi e salendo rapidamente sul 4-0. Atmane, visibilmente in calo fisico, ha chiesto un medical timeout per crampi, ma non è bastato: Sinner ha dominato, chiudendo con un netto 6-0.
Una prestazione con luci e ombre per l’azzurro, che ha comunque mostrato la capacità di reagire nei momenti complicati. La percentuale di prime in campo si è attestata al 63%, anche se è calata nel terzo set (appena 33%). Il rendimento al servizio può ancora migliorare, ma la solidità mentale è stata determinante per chiudere il match senza sorprese.
Atmane, pur sconfitto, ha offerto una prova generosa e coraggiosa. Il 23enne francese ha lottato fino alla fine, mostrando colpi interessanti e una tenuta psicofisica superiore alle aspettative per buona parte del match. L’epilogo con un bagel forse non rende giustizia alla sua performance, ma conferma la profondità del circuito ATP.
Sinner, da parte sua, ha confermato quanto sia difficile batterlo in tre set: quando si arriva al parziale decisivo, la sua superiorità tecnica e fisica emerge con chiarezza. È la terza volta in stagione che Jannik vince un match dopo aver perso un set, segnale di una maturità crescente.
Ora, ai quarti di finale, il numero due del mondo affronterà l’ungherese Fabian Marozsan, reduce da una vittoria convincente su Alex de Minaur. Sarà un test interessante, soprattutto per valutare le condizioni fisiche e la continuità di rendimento del tennista altoatesino in vista delle semifinali.
Con il passaggio del turno, Sinner continua il suo cammino in un torneo dove, sulla carta, può dire la sua fino in fondo. La rincorsa al secondo titolo 1000 dell’anno è ancora lunga, ma l’approccio mentale visto oggi è quello giusto. La missione continua.