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“Terza guerra mondiale, c’è la data”. Le parole dell’ex generale fanno paura: “Quando scoppierà”

Pubblicato: 27/09/2025 14:39

Un ex generale della NATO, Richard Shirreff, ha scatenato allarme e teorie del complotto con uno scenario immaginario su come potrebbe scoppiare una nuova guerra mondiale. In quello che definisce un “esercizio mentale”, Shirreff descrive una catena di eventi che porterebbe al collasso dell’Occidente e allo scoppio di un conflitto globale su due fronti. Ma ciò che per l’autore era un’ipotesi astratta è stato da molti interpretato come una vera e propria previsione.

A rendere il clima ancora più teso contribuiscono fattori esterni, come gli avvistamenti di droni non identificati nei cieli del Nord Europa, o l’invito della Banca centrale europea a conservare denaro contante in caso di “turbolenze sistemiche”. Il messaggio “Keep calm and carry cash” è stato da alcuni interpretato come un’allusione a una crisi imminente. In questo contesto si è diffusa, soprattutto online, la convinzione che il 3 novembre possa segnare l’inizio della Terza Guerra Mondiale.

Sui social, post virali parlano di preparativi per un blackout globale, di sistemi di pagamento bloccati e di consigli per tenere in casa tra i 70 e i 100 euro a persona. Un utente scrive: «Secondo la BCE, visto il forte rischio di scoppio della terza guerra mondiale, si consiglia di avere contante a disposizione». Ma la BCE non ha mai fatto riferimento a un conflitto globale: si tratta di una distorsione delle sue comunicazioni, basate su eventi economici già avvenuti.

La presunta “profezia” nasce da un articolo scritto da Shirreff per il tabloid britannico Daily Mail. In questo racconto, l’ex vice-comandante Saceur (Supreme Allied Commander Europe) illustra, ora per ora, come l’Occidente potrebbe collassare in cinque giorni. Secondo il suo scenario, tutto comincerebbe alle 14:00 del 3 novembre con un cyberattacco che causerebbe un blackout a Vilnius, in Lituania.

Da lì, secondo Shirreff, si innescherebbe una crisi a catena: interruzioni di corrente nei Paesi baltici, panico tra la popolazione, imposizione della legge marziale in Lituania. Il giorno successivo, truppe russe e bielorusse verrebbero schierate nell’enclave di Kaliningrad, pronte a muoversi verso il corridoio di Suwalki, punto strategico tra Lituania e Polonia. I primi scontri militari avverrebbero proprio lì.

Il passo successivo nello scenario immaginato sarebbe l’attivazione dell’articolo 5 della NATO, che obbliga gli alleati a intervenire in difesa di un Paese membro attaccato. Ma, sempre secondo Shirreff, gli Stati Uniti, guidati da Donald Trump, ignorerebbero la richiesta, ridicolizzando l’Alleanza. Sarebbe, nelle parole dell’ex generale, l’inizio della fine della NATO.

Nel frattempo, la Cina approfitterebbe della crisi in Europa per attaccare Taiwan, lanciando un’operazione militare lampo. Il Regno Unito, a quel punto, ritirerebbe le proprie truppe dal Baltico per concentrarsi su minacce interne. L’ordine globale verrebbe meno in pochi giorni. Un futuro catastrofico delineato con precisione, ma che per molti è sembrato una previsione più che una simulazione.

Ma Shirreff non intendeva predire eventi reali, quanto piuttosto lanciare un monito. La sua critica è rivolta alle politiche militari occidentali, accusate di aver trascurato la difesa a favore della spesa sociale. «Abbiamo indebolito le nostre forze armate al punto che le nostre difese sono ormai del tutto inadeguate», scrive l’ex generale, ammonendo sul rischio concreto di non essere preparati.

«Siamo sull’orlo di un conflitto catastrofico tra superpotenze su due fronti», conclude Shirreff. Il suo non è un conto alla rovescia, ma un grido d’allarme. Tuttavia, su internet, la linea tra analisi e previsione è stata superata da molti. I fraintendimenti sono solo all’inizio, e con essi le ondate di panico che un semplice esercizio mentale può generare.

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