
Non si arresta l’incubo dei virus trasmessi dalle zanzare in Veneto, che anche a fine settembre continuano a colpire con casi gravi e inattesi. Tra gli ultimi, quello del sindaco di Palù, in provincia di Verona, Francesco Farina, 68 anni, ricoverato dal 25 settembre nella clinica Pederzoli di Peschiera del Garda per un’embolia polmonare, complicanza insorta dopo aver contratto il West Nile lo scorso agosto. Un episodio che conferma come la stagione delle arbovirosi stia andando oltre le previsioni.
Arbovirosi in crescita anche a settembre

Il bollettino regionale del 24 settembre registra dall’inizio dell’estate 91 casi di West Nile (34 con forme neuroinvasive), 67 di Chikungunya (59 autoctoni, soprattutto nel Veronese) e 27 di Dengue. Una diffusione insolita per il periodo, come spiega il professor Vincenzo Baldo, ordinario di Igiene all’Università di Padova: «Quest’anno osserviamo una coda epidemica più marcata. La persistenza può essere favorita da condizioni climatiche miti e da una maggiore circolazione virale. È una situazione a cui dovremo abituarci e che richiede sorveglianza continua».
Virus respiratori già attivi
Accanto alle arbovirosi, preoccupano i primi segnali della stagione influenzale. Negli ultimi venti giorni l’incidenza delle sindromi simil-influenzali è raddoppiata, passando da 2,4 a 4 casi ogni mille abitanti. In circolazione ci sono rhinovirus, parainfluenzali, il Sars-CoV-2 in aumento e i primi casi di virus influenzale A. La Regione ha avviato una campagna informativa che punta su igiene personale e vaccinazioni, strumenti ritenuti essenziali per ridurre ricoveri e complicanze.
Vaccini contro influenza e Covid dal primo ottobre
Dal primo ottobre partirà la campagna vaccinale con un milione di dosi di antinfluenzale (tra cui 35mila spray per bambini e una formula rinforzata per gli anziani) e 124mila dosi di vaccino anti-Covid distribuite dal Ministero della Salute. Sono in programma due “Vax Day”: il 26 ottobre e il 9 novembre, con prenotazioni disponibili online presso le Ulss.
Secondo Baldo, non è presto per immunizzarsi: «I vaccini proteggono nei mesi cruciali, tra novembre e marzo. L’inverno appena concluso nell’altro emisfero ha mostrato una forte circolazione influenzale, quindi anche in Italia ci aspettiamo un’epidemia rilevante. Il vaccino di quest’anno ha una buona corrispondenza con i ceppi circolanti».
Il nuovo vaccino anti-Covid, aggiornato alla variante LP.8.1, può essere somministrato insieme all’antinfluenzale. La variante XFG (Stratus), già diffusa in Italia, non sembra più aggressiva ma è più contagiosa ed elusiva rispetto all’immunità. Per questo, la raccomandazione degli esperti è chiara: vaccinarsi resta la migliore difesa, soprattutto per le persone più fragili.