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“12 ore di terrore”. Russia, terribile attacco durante l’assemblea Onu! Immagini spaventose

Pubblicato: 28/09/2025 11:48

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato con estrema fermezza quello che ha definito un “massiccio attacco russo all’Ucraina” avvenuto nella notte precedente, un’offensiva che ha superato ogni precedente per durata e intensità. Secondo il suo resoconto, pubblicato tramite il canale Telegram ufficiale, l’attacco è stato un assalto prolungato che si è esteso per “più di 12 ore”, un periodo di tempo che evidenzia la determinazione e la vastità della campagna aerea russa.

Le forze russe hanno impiegato un arsenale impressionante, lanciando “quasi 500 droni d’attacco” e “oltre 40 missili”, tra cui i temuti missili Kinzhal, noti per la loro velocità e capacità di penetrazione delle difese aeree. Nonostante l’intensità della prima ondata, la minaccia aerea non si è placata con l’arrivo dell’alba: Zelensky ha infatti sottolineato che “al mattino gli shahed russo-iraniani erano di nuovo nei nostri cieli”, indicando una strategia di attacco a ondate volta a saturare le difese ucraine e mantenere il terrore costante.

Obiettivi principali e devastazione inflitta

Gli obiettivi principali di questa operazione aerea massiccia hanno abbracciato diverse aree cruciali del territorio ucraino, puntando a colpire centri nevralgici e popolati. Il presidente Zelensky ha specificato che le “principali direzioni dell’attacco nemico” includevano la capitale, Kiev, ma anche le regioni di Zaporizhzhia, Khmelnytskyi, Sumy e Odessa. Questa distribuzione geografica suggerisce un tentativo di destabilizzazione su larga scala, volto a colpire tanto la simbolica capitale politica quanto i centri industriali e logistici del sud e dell’est. Le conseguenze di questo bombardamento sono state immediatamente tragiche. A Kiev, il danno più emblematico e deplorevole è stato inflitto all’edificio dell’Istituto di Cardiologia, una struttura sanitaria che avrebbe dovuto essere al riparo da qualsiasi azione militare, ma che è stata invece brutalmente colpita.

Il prezzo in vite umane e il bilancio delle vittime

Il costo umano di questa vile offensiva è drammatico. Il presidente ucraino ha confermato che le conseguenze sono state letali, con un bilancio provvisorio che ha gettato l’intero Paese nel lutto. Al momento della sua dichiarazione, si è saputo che “quattro persone sono morte a Kiev”, un numero che include la morte sconvolgente di una “bambina di 12 anni”. Questa specifica informazione sottolinea la brutalità indiscriminata degli attacchi, che non hanno risparmiato nemmeno i civili più innocenti. A livello nazionale, il bilancio dei feriti è ben più ampio: “40 persone sono rimaste ferite in Ucraina, compresi dei bambini”. Questo dato evidenzia l’enorme impatto sulla popolazione civile e l’urgenza di assistenza medica nelle regioni colpite.

Il tempismo cinico e la vera posizione della Russia

Zelensky ha posto l’accento sul tempismo estremamente cinico dell’attacco. L’offensiva è giunta come il “culmine virtuale della settimana dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite”. Questa coincidenza non è casuale, ma è stata presentata dal leader ucraino come una deliberata dichiarazione di intenti da parte di Mosca. Attraverso questo atto di violenza estrema, la Russia sta “rendendo nota la sua vera posizione” al mondo intero. Il messaggio, secondo Zelensky, è inequivocabile: “Mosca vuole continuare a combattere e uccidere”. Il presidente ha quindi lanciato un appello alla comunità internazionale, affermando che un tale comportamento “merita solo la più dura pressione al mondo”. Questo episodio, orchestrato proprio mentre i leader mondiali si riunivano per discutere di pace e sicurezza, è la prova lampante del disprezzo del Cremlino per il diritto internazionale e per qualsiasi tentativo di soluzione diplomatica che non sia dettata dalla forza.

La necessità di tagliare i fondi e la flotta ombra

Il presidente ucraino ha analizzato la motivazione sottostante alla persistenza di questa guerra e del terrore russo. Ha sostenuto con forza che “il Cremlino trae vantaggio dal continuare questa guerra e questo terrore finché ci saranno fondi energetici e una flotta ombra”. Questa dichiarazione è cruciale, poiché sposta l’attenzione dalla mera azione militare alle risorse economiche che la sostengono. I fondi energetici, derivanti dalla vendita di gas e petrolio, e la “flotta ombra”, utilizzata per eludere le sanzioni e continuare il commercio di queste risorse, sono considerati il vero motore che alimenta la macchina bellica russa e i suoi atti terroristici. La strategia di Kiev, come delineata da Zelensky, è quindi quella di “continuare a contrattaccare per privare la Russia di queste opportunità di guadagnare e forzare la diplomazia”.

Appello all’azione e il ruolo della comunità internazionale

In conclusione, il discorso di Zelensky si è trasformato in un urgente e perentorio appello all’azione rivolto alla comunità internazionale. Il leader ucraino ha sottolineato che “chiunque desideri la pace dovrebbe sostenere gli sforzi del presidente Trump e bloccare tutte le importazioni russe”. L’obiettivo è chiaro: esercitare una massima pressione economica sulla Russia per impedirle di finanziare la guerra e costringerla a sedersi al tavolo delle trattative in una posizione di debolezza. Zelensky ha concluso affermando che “il momento di un’azione decisiva è atteso da tempo” e che l’Ucraina ripone le sue speranze in una “risposta decisa da parte di Stati Uniti, Europa, G7 e G20”. Il messaggio è inequivocabile: la sola condanna morale non è sufficiente; è necessario un intervento coordinato e radicale a livello globale per tagliare le fonti di finanziamento del terrore russo e porre fine al conflitto.

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