
Le navi della Flotilla continuano la loro navigazione verso sud-est, lasciandosi alle spalle Creta e muovendosi ormai in acque internazionali. La portavoce italiana del Global Movement to Gaza, Maria Elena Delia, ha definito la situazione “rischiosa”, ma ha espresso fiducia nel fatto che le pressioni diplomatiche degli ultimi giorni possano tutelare le imbarcazioni da eventuali attacchi.
“È stata una notte difficile a causa delle condizioni del mare molto mosso”, spiega Delia. Le imbarcazioni sono state monitorate da droni, che questa volta si sono mantenuti a distanza, senza episodi di aggressione. La Marina militare italiana le segue costantemente, a distanza, mentre la Flotilla procede verso la Striscia di Gaza.
Incontri politici e posizioni internazionali

Nel pomeriggio, i portavoce del Global Sumud Flotilla hanno incontrato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, e i leader dei principali partiti di opposizione. È previsto un fitto calendario di incontri: alle 15 con Riccardo Magi, a seguire via Zoom con Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, poi con la segretaria del Pd Elly Schlein e, infine, con il leader del M5s Giuseppe Conte.
Le parole di Crosetto
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha incontrato oggi la delegazione italiana del Movimento Globale a Gaza, confermando la linea di prudenza adottata dal governo negli ultimi giorni. Durante l’incontro, Crosetto ha sottolineato come la sicurezza dei partecipanti sia una priorità assoluta: «Se forza il blocco navale», ha detto, «la Flotilla si espone a rischi elevatissimi e non gestibili».
Secondo il ministro, ogni tentativo di violare il blocco comporterebbe conseguenze gravi: «Ogni azione che provochi uno scontro diretto può mettere a rischio vite umane e complicare ulteriormente la situazione già fragile nella regione». Crosetto ha quindi invitato la delegazione a riflettere attentamente sulle possibili implicazioni operative, ribadendo la necessità di prudenza e coordinamento con le autorità internazionali. Tuttavia l’incontro non sembrerebbe aver smosso il piano della Flotilla, la portavoce Delia ha ribadito: “Andiamo avanti”.
Tajani: “Li seguiamo 24 ore su 24”
Intanto, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha dichiarato di essere pronto a mantenere un contatto costante con i rappresentanti della Flotilla. “La nostra unità di crisi li segue 24 ore su 24, così come la Marina militare, che ha compiti esclusivamente umanitari. Non accompagneremo la Flotilla oltre lo sbarramento israeliano”, ha precisato Tajani.
Sul fronte internazionale, anche il ministero degli Esteri israeliano è intervenuto, affermando che la flottiglia avrebbe rifiutato le proposte italiane e vaticane di scaricare gli aiuti a Cipro per poi trasferirli pacificamente a Gaza. Secondo Gerusalemme, l’iniziativa non avrebbe finalità umanitarie, ma mirerebbe soltanto a “provocazioni” e al sostegno di Hamas.