Vai al contenuto

Meteo Italia, nubifragi e perfino neve in arrivo. Dove colpirà più forte la tempesta

Pubblicato: 28/09/2025 08:57

L’autunno sta per mostrare il suo volto più severo. Dopo un inizio di stagione relativamente tranquillo, l’Italia si prepara ad affrontare un deciso cambio di passo nella prossima settimana. L’arrivo di una massiccia massa d’aria fredda di origine continentale, destinata a penetrare nel bacino del Mediterraneo, porrà fine alla fase di calma, innescando una svolta meteorologica improvvisa e marcata, con fenomeni di forte maltempo che influenzeranno la penisola per diversi giorni.

La quiete prima della tempesta

I primi due giorni della settimana, lunedì 29 e martedì 30 settembre, si presenteranno come una sorta di tregua, una calma solo apparente che precede l’irruzione fredda. L’Italia sarà in gran parte baciata dal sole, garantendo condizioni di tempo stabile per la maggior parte delle regioni. Qualche annuvolamento sparso potrà interessare il Nordest e il basso Tirreno, dove si potranno manifestare brevi episodi di instabilità, ma senza particolari criticità. Le temperature si manterranno, in linea generale, nella media stagionale, offrendo giornate ancora piacevoli. Tuttavia, già nella giornata di martedì, si avvertirà un lieve calo termico, più percepibile in particolare sulle regioni settentrionali, segnale premonitore di ciò che accadrà nelle ore successive. Questo breve periodo di stabilità è il preludio necessario al violento contrasto atmosferico che si svilupperà a partire dalla metà della settimana.

Irruzione fredda e violento contrasto termico

La vera svolta è attesa tra la notte di martedì e la giornata di mercoledì 1 ottobre. In questo lasso di tempo, le correnti fredde di origine russa varcheranno con decisione i confini orientali dell’Italia, irrompendo dalla cosiddetta “porta della Bora”. L’ingresso di quest’aria gelida sarà l’elemento scatenante. L’aria fredda, molto densa e pesante, incontrerà l’aria ancora relativamente tiepida e umida presente sul Mediterraneo centrale. Questo violento contrasto termico e igrometrico non farà altro che generare i temuti “temporali da irruzione”. Questi fenomeni non sono semplici rovesci, ma vere e proprie celle temporalesche intense, spesso associate a piogge forti, grandinate e violente raffiche di vento. L’impatto sarà significativo e rapido.

Maltempo diffuso e crollo delle temperature

L’ondata di maltempo colpirà inizialmente le regioni del Nordest, con particolare attenzione al basso Veneto e all’Emilia Romagna, aree che saranno le prime a risentire della turbolenza atmosferica. Successivamente, la perturbazione si muoverà con rapidità, estendendosi verso il Centro e il Sud della penisola. Le regioni più esposte a fenomeni intensi e persistenti saranno quelle del versante adriatico, l’intero Triveneto e le regioni Meridionali. In queste zone, la possibilità di nubifragi e, di conseguenza, di criticità idrogeologiche non è affatto remota.

Il dato più eclatante di questa irruzione sarà il crollo termico, che risulterà notevole e repentino. Si prevede che le temperature a 1500 metri di quota possano scendere fino a 8-10 gradi al di sotto della media stagionale. Questo repentino raffreddamento farà sì che la neve faccia la sua prima comparsa stagionale a quote relativamente basse per il periodo. L’Appennino abruzzese e quello centro-meridionale potrebbero assistere a fiocchi bianchi anche al di sotto dei 2000 metri, regalando un paesaggio che sembra anticipare l’inverno di diverse settimane.

Venti forti e formazione del ciclone

A complicare ulteriormente il quadro meteorologico si aggiungerà una ventilazione molto sostenuta. Il vento di Bora, freddo e tempestoso, spazzerà l’intero Mar Adriatico, rendendo i mari molto agitati. Contemporaneamente, sul Tirreno e sullo Ionio, si svilupperanno forti correnti cicloniche legate alla perturbazione in atto. Queste raffiche di vento, oltre a contribuire alla formazione del maltempo, accentueranno notevolmente la sensazione di freddo percepita a livello del suolo e causeranno mareggiate lungo le coste esposte, rendendo la navigazione e le attività marittime estremamente pericolose.

L’aria fredda in ingresso, trovando energia nell’acqua ancora relativamente calda dello Ionio, alimenterà la formazione di un profondo ciclone mediterraneo. Questo centro di bassa pressione, sviluppatosi dalla seconda metà della settimana, influenzerà pesantemente le condizioni meteorologiche sull’estremo Sud Italia e su parte della Grecia.

Weekend sotto la morsa del maltempo

Il fine settimana sarà quindi interamente sotto l’influenza di questo ciclone ionico. Le regioni che ne subiranno le conseguenze più gravi saranno la Calabria, la Sicilia e la Puglia. Queste aree dovranno prepararsi a fronteggiare piogge torrenziali, temporali persistenti e venti burrascosi. Non si possono escludere fenomeni stazionari, ovvero sistemi temporaleschi che rimangono bloccati sulla stessa area per ore, capaci di scaricare ingenti quantità d’acqua in un brevissimo lasso di tempo, con ovvie e gravissime ripercussioni sul territorio, specie quello già vulnerabile.

Le temperature rimarranno in generale basse ovunque, con valori che assumeranno un carattere quasi invernale soprattutto sulle regioni adriatiche. In queste zone, le massime diurne faranno fatica a superare i 14-15 gradi, rendendo l’abbigliamento pesante non solo consigliato ma necessario. Il weekend avrà quindi un’impronta tipicamente tardo-autunnale, con scenari che sembrano far fare un salto in avanti nel calendario di diverse settimane. L’Italia, in sintesi, si appresta ad affrontare giorni di intenso e diffuso maltempo, in cui l’autunno non solo mostrerà la sua potenza, ma inizierà già a sfoggiare i lineamenti più crudi dell’inverno.

Monitoraggio e possibili evoluzioni

L’intera evoluzione meteorologica è costantemente e attentamente seguita da tutti i centri di previsione nazionali ed internazionali. La traiettoria esatta del ciclone ionico e l’intensità precisa dei fenomeni associati, in particolare i temporali, sono elementi che potrebbero ancora riservare delle sorprese o delle leggere variazioni. Tuttavia, l’elemento certo e invariabile è l’arrivo di una fase di forte e marcato maltempo che richiederà attenzione e prudenza da parte della popolazione, specialmente nelle aree a maggiore rischio idrogeologico.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure