
Il tennis italiano è in festa e vola alto all’ATP 500 di Pechino, con un doppio appuntamento nei quarti di finale che infiamma l’entusiasmo dei tifosi. Al talento ormai consolidato e alle aspettative che gravitano attorno a Jannik Sinner, si affianca una prestazione maiuscola e significativa di Lorenzo Musetti.
Il risultato ottenuto dal tennista toscano non è semplicemente una vittoria, ma un importante trampolino di lancio che consolida le sue ambizioni di partecipare alle ATP Finals di Torino, il prestigioso evento che a fine anno raccoglie gli otto migliori giocatori del circuito. La sua presenza ai quarti in un torneo di questo calibro è un segnale forte: Musetti sta trovando la sua dimensione anche sui campi più veloci e in contesti di alta pressione, dimostrando maturità e una notevole crescita tattica.
L’impresa di Musetti contro l’imprevedibile Mannarino
Lorenzo Musetti, accreditato come testa di serie numero 4 del torneo cinese, ha affrontato un avversario noto per la sua tenacia e il suo stile di gioco atipico: il francese Adrian Mannarino. Il match, lungi dall’essere una passeggiata, ha rappresentato un test di grande importanza per l’azzurro, che ha risposto con una performance dominante e convincente. Musetti ha chiuso la pratica in due set netti, con il doppio punteggio di 6-3, 6-3, impiegando appena un’ora e 24 minuti. La rapidità e la perentorietà del risultato sono indicative di quanto il toscano abbia saputo imporre il proprio ritmo fin dalle primissime battute, neutralizzando l’imprevedibilità di Mannarino, noto per le sue variazioni di ritmo e l’efficacia del suo rovescio piatto.
Un primo set a senso unico
L’inizio dell’incontro è stato un vero e proprio manifesto delle intenzioni di Lorenzo Musetti. La sua partenza è stata fulminea: “Pronti via” e il tennista di Carrara è riuscito immediatamente a strappare il servizio all’avversario, portandosi in un batter d’occhio sul 3-0. L’allungo avrebbe potuto essere addirittura più pesante: Musetti ha avuto infatti l’occasione di mettere a segno il doppio break, una chance che Mannarino è riuscito ad annullare con le unghie e con i denti. Nonostante il salvataggio, il francese non è mai riuscito a rientrare pienamente nel set. Il tennista azzurro ha mantenuto con sicurezza il vantaggio acquisito, mostrando grande solidità al servizio e un’ottima gestione degli scambi lunghi. La frazione si è conclusa in maniera rapida, in meno di 40 minuti, con il punteggio di 6-3, lasciando presagire che la giornata sarebbe stata favorevole ai colori italiani.
La reazione del francese e il nuovo strappo decisivo
Il secondo set ha ricalcato lo schema vincente del primo, ma ha anche messo in luce la capacità di reazione di Mannarino. Ancora una volta, Musetti ha dimostrato la sua aggressività in risposta e la sua determinazione in apertura, riuscendo a conquistare immediatamente un break in avvio. Tuttavia, a differenza del set precedente, il francese è stato bravo a non disunirsi, trovando la forza di reagire immediatamente e di ristabilire la parità, recuperando lo svantaggio e mettendo in discussione l’inerzia della partita. È stato un momento cruciale: Musetti non si è scomposto. Dimostrando quella maturità mentale che spesso gli viene richiesta, ha continuato a spingere, senza farsi prendere dalla fretta. La svolta definitiva è arrivata al quinto game, quando il tennista toscano ha trovato il momento giusto per un nuovo, decisivo allungo. Questo secondo break è stato il colpo di grazia. Da quel momento in poi, Musetti ha gestito il suo vantaggio con autorità, non concedendo più opportunità al suo avversario e chiudendo il set nuovamente sul 6-3, suggellando una vittoria che lo proietta tra i migliori otto del torneo.
Prospettive future: il sogno finals
La vittoria di Lorenzo Musetti non è solo un successo contingente, ma un passo fondamentale nella corsa per le ATP Finals di Torino. Ogni punto conquistato in un ATP 500 è prezioso, e l’accesso ai quarti di finale gli garantisce un bottino significativo che lo avvicina sempre di più all’obiettivo di chiudere l’anno tra i top 8 del mondo. La contemporanea presenza ai quarti di Jannik Sinner, oramai un pilastro delle alte classifiche, sottolinea lo splendido stato di salute del tennis maschile italiano. La speranza è che entrambi possano continuare il loro percorso a Pechino, magari incontrandosi in una fase avanzata del torneo, ma per il momento, l’attenzione è tutta sulla prossima sfida di Musetti, con il sogno delle Finals sempre più concreto e a portata di racchetta.