
Una tragedia che ha scosso una comunità si è consumata tra la fine di settembre quando un neonato è deceduto pochi giorni dopo la nascita. Il piccolo, nato il 22 settembre nell’ospedale Santissima Trinità di Sora (provincia di Frosinone), è stato trasferito d’urgenza il giorno successivo al Policlinico Umberto I di Roma (provincia di Roma) a causa di difficoltà nell’aumento di peso. I sanitari del centro romano hanno attivato i protocolli previsti per i casi critici, ma ogni tentativo di salvare il bimbo non ha avuto esito positivo. La famiglia ha denunciato l’accaduto alle autorità competenti, richiedendo chiarimenti e il sequestro delle cartelle cliniche. La vicenda è ora oggetto di una inchiesta della procura.
La denuncia dei genitori

I genitori hanno riferito agli inquirenti di aver osservato fin dalle prime ore un calo progressivo del peso del neonato dopo ogni poppata, un dato che li ha spinti a chiedere il trasferimento. Gli avvocati che assistono la coppia, Marco Torriero e Marco Maietta, hanno formalizzato la querela e chiesto il sequestro delle cartelle cliniche sia dell’ospedale di Sora sia del Policlinico Umberto I. La richiesta comprende anche l’esecuzione dell’autopsia sul corpicino per chiarire le reali cause del decesso. Gli atti sono stati trasmessi alla procura di Frosinone che ha iscritto un fascicolo e disposto gli accertamenti tecnici. Le indagini mirano a ricostruire le condizioni cliniche e le cure prestate nei giorni immediatamente successivi alla nascita.
Lo sfogo della famiglia
La comunità del paese di origine della famiglia ha reagito con sgomento e vicinanza, inviando messaggi di cordoglio e solidarietà ai genitori. Sui profili social è comparso lo sfogo straziante della madre, che ha espresso rabbia e dolore e ha chiesto verità e responsabilità per quanto accaduto. Il padre ha pubblicamente dichiarato che il figlio era nato sano e ha chiesto che venga fatta luce su quanto è successo dopo la dimissione o le prime cure. Le autorità locali e i servizi sanitari interessati sono ora chiamati a collaborare con i consulenti nominati per ricostruire la catena degli eventi. La famiglia attende inoltre l’esito degli esami e la nomina del consulente tecnico d’ufficio da parte della procura.
Nelle prossime ore gli inquirenti procederanno con gli accertamenti richiesti e con le valutazioni tecniche che potranno chiarire responsabilità e cause del decesso. I genitori hanno chiesto, oltre alla verità, che venga garantita la massima trasparenza nel corso delle indagini. Le istituzioni sanitarie coinvolte hanno comunicato di aver avviato gli approfondimenti interni previsti in casi simili e di rimanere a disposizione della magistratura per ogni chiarimento. La comunità resta in attesa di risposte, mentre il dolore della famiglia viene espresso anche attraverso la richiesta formale di giustizia.