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Nubifragio in Italia, mamma e figlio bloccati in auto con l’acqua alta. Emergenza totale 

Pubblicato: 28/09/2025 10:30

Le tenebre erano squarciate da lampi accecanti e il fragore del tuono si mescolava al vento ululante che sferzava ogni cosa. Non era una tempesta ordinaria. Per ore, una pioggia torrenziale aveva trasformato strade e vicoli in fiumi impetuosi, mentre raffiche violente abbattevano alberi secolari con la stessa facilità di fuscelli. In un attimo di terrore, l’acqua aveva intrappolato un’automobile in una via periferica; a bordo, una giovane madre e il suo bambino si trovavano bloccati in un abitacolo che si riempiva rapidamente, con l’acqua che sfiorava ormai il metro d’altezza.

Nello stesso momento, a poca distanza, l’energia scatenata di un fulmine si abbatteva con furia su un cumulo di rotoballe di fieno, innescando un vasto rogo che illuminava sinistramente la notte. Era il caos: un inferno d’acqua e di fuoco, dove la natura aveva mostrato tutta la sua forza distruttrice, mettendo a rischio vite umane e costringendo i soccorritori a un’estenuante corsa contro il tempo e gli elementi per arginare i danni e salvare chi era in pericolo.

L’impatto devastante su Ascoli Piceno e il circondario

Un violento nubifragio si è abbattuto ieri sulla città di Ascoli Piceno e sulle aree circostanti, causando una serie di gravi disagi e innescando numerose situazioni di pericolo che hanno richiesto un vasto e continuo impegno da parte dei soccorritori. La forza inaudita delle precipitazioni, accompagnata da violente raffiche di vento, ha trasformato diverse zone del Piceno in veri e propri scenari di emergenza, con danni ingenti a infrastrutture, veicoli e proprietà private.

L’ondata di maltempo eccezionale ha messo a dura prova la resistenza del territorio e la capacità di risposta delle squadre di emergenza, che hanno lavorato senza sosta per far fronte alla molteplicità di chiamate e interventi urgenti. I Vigili del Fuoco, in particolare, sono stati il fulcro della gestione dell’emergenza, affrontando un’ampia gamma di incidenti che andavano dai semplici allagamenti a scenari più complessi e pericolosi, come l’intrappolamento di persone e un vasto incendio.

Strade bloccate e veicoli danneggiati dal vento

Le raffiche di vento e la pioggia battente sono state la causa principale del crollo di numerosi alberi in diverse arterie stradali, rendendo la circolazione veicolare estremamente difficile e pericolosa. Alcuni di questi crolli hanno avuto conseguenze dirette e significative, in particolare in aree urbane. Ad esempio, sia in via Cola d’Amatrice che in via Torricella, i tronchi precipitati hanno colpito e danneggiato diverse auto in sosta, testimoniando la violenza dell’evento atmosferico.

La scena più drammatica, tuttavia, si è verificata a Campolungo, precisamente in via della Palude, un’area già notoriamente vulnerabile al rischio idrogeologico. Qui, la vettura con a bordo una madre e il suo bambino è rimasta bloccata in una vera e propria trappola d’acqua, con il livello che ha raggiunto quasi un metro di altezza. Questo episodio ha sottolineato l’urgente necessità di un intervento rapido per salvare gli occupanti da una situazione potenzialmente fatale, poi brillantemente risolta dai soccorritori.

L’incendio a Folignano e il rischio idrogeologico

Non solo il vento e l’acqua hanno creato problemi; il nubifragio ha avuto anche una componente elettrica distruttiva. La situazione è divenuta particolarmente critica a Piane di Morro, una frazione del comune di Folignano, dove un fulmine ha colpito un deposito di rotoballe di fieno. L’impatto ha innescato un vasto e tenace rogo che ha continuato a propagarsi per diverse ore, richiedendo uno sforzo prolungato da parte delle squadre antincendio.

L’incendio ha interessato un numero stimato di circa 250 rotoballe, trasformando la zona in un focolaio di difficile gestione e con un rischio di diffusione elevato. Oltre all’incendio, gli allagamenti diffusi in molteplici aree del circondario hanno reso inagibili diverse strade e causato danni alle abitazioni e alle attività commerciali, evidenziando le fragilità idrogeologiche del territorio.

Pericoli nel centro storico e urbano

Anche il cuore della città, la storica Piazza del Popolo, non è stato immune dai danni provocati dal maltempo. La violenza del vento ha divelto e scagliato in aria oggetti pesanti e strutture destinate all’uso commerciale, come ombrelloni e arredi di bar e ristoranti. Questi elementi, trasformati in veri e propri proiettili dal vento, hanno rappresentato un serio pericolo per i passanti e per la sicurezza pubblica in generale, rendendo necessaria una rapida messa in sicurezza dell’area centrale.

Ma i pericoli non si sono limitati agli arredi: in tutta la città, il nubifragio ha sradicato e disperso segnali stradali, cartelloni pubblicitari, tende parasole e persino pannelli per affissioni elettorali, tutti elementi che, una volta a terra o in movimento incontrollato, hanno costituito un grave rischio sia per la circolazione veicolare che per l’incolumità dei pedoni, richiedendo un vasto intervento di bonifica.

La risposta instancabile dei vigili del fuoco

A fronte di un tale e vasto scenario di emergenza, la risposta è stata immediata e coordinata. I Vigili del Fuoco della centrale di Ascoli Piceno hanno gestito l’enorme mole di richieste di soccorso, ricevendo un supporto cruciale anche dal presidio distaccato di Arquata del Tronto, in un’ottica di sinergia territoriale. L’attività dei pompieri si è concentrata su diversi fronti: hanno lavorato instancabilmente per liberare le strade dagli innumerevoli alberi abbattuti, utilizzando motoseghe e mezzi pesanti per ripristinare la viabilità. L’episodio più delicato è stato sicuramente il salvataggio di madre e figlio intrappolati nell’auto allagata a Campolungo, un intervento che ha dimostrato la loro prontezza e professionalità.

Contemporaneamente, le squadre sono state e sono tuttora impegnate nello spegnimento dell’incendio di vaste proporzioni divampato a Folignano. Infine, un’azione meticolosa è stata dedicata al centro città, dove è stata effettuata una vasta opera di bonifica e rimozione di tutti gli elementi divelti che rappresentavano un serio e concreto rischio per la sicurezza di cittadini e automobilisti. L’emergenza, pur essendosi manifestata con violenza inaudita, è stata gestita con un impegno straordinario volto a ripristinare la normalità il più rapidamente possibile.

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