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Nubifragio shock in Italia: fulmini, blackout e strade allagate

Pubblicato: 28/09/2025 07:08

Nella tranquillità di un tardo pomeriggio di sabato, la serenità è stata bruscamente interrotta da un evento meteorologico di violenza inaudita. In pochi istanti, il cielo si è squarciato, lasciando cadere una quantità d’acqua che ha superato ogni aspettativa. Prima che la pioggia si scatenasse, una fitta scarica di fulmini e tuoni ha lacerato l’aria, causando sbalzi di corrente e blackout localizzati, proiettando vaste aree nell’oscurità.

Poi, le strade hanno iniziato a inghiottire l’acqua, trasformandosi in torrenti impetuosi. Il rumore della pioggia battente si è fuso con quello del vento che strappava arbusti e rovesciava arredi urbani, mentre la popolazione si trovava a fronteggiare l’acqua che invadeva scantinati e locali a piano terra. La macchina dei soccorsi è stata immediatamente travolta da una valanga di chiamate, che superavano le ottanta in un battibaleno, un chiaro segnale della grave emergenza in corso.

La furia del nubifragio sul Piceno

Un violento nubifragio si è abbattuto con inaudita furia nel tardo pomeriggio di sabato sull’area di Ascoli e sull’intera vallata, lasciando dietro di sé una scia di danni e disagi estesi. La violenza della tempesta ha colpito in modo particolare il capoluogo piceno, ma la furia degli elementi non ha risparmiato numerosi altri comuni limitrofi, tra cui Folignano e Maltignano, dove l’acqua è caduta copiosa in un lasso di tempo estremamente ridotto, mettendo in ginocchio la quotidianità e le infrastrutture locali. L’intensità delle precipitazioni eccezionali, unite ai fenomeni atmosferici estremi, ha generato una situazione di emergenza idrica che ha richiesto l’immediato e massiccio intervento dei soccorritori.

L’eroico e incessante intervento dei vigili del fuoco

L’impatto del maltempo è stato così rapido e devastante da mettere immediatamente sotto pressione l’intera macchina dei soccorsi. In poche ore, i vigili del fuoco hanno ricevuto oltre 80 chiamate di soccorso, un numero che testimonia la vastità e la gravità dei problemi riscontrati sul territorio. Le squadre hanno dovuto intervenire senza sosta, lavorando instancabilmente per tutta la notte e la mattinata successiva. Gli interventi più frequenti sono stati mirati a liberare scantinati e locali a piano terra che erano stati completamente invasi dall’acqua, trasformandosi in piscine fangose e mettendo a repentaglio beni materiali e, in alcuni casi, la sicurezza delle persone. L’abnegazione dei pompieri è stata fondamentale per affrontare le numerose richieste di prosciugamento e messa in sicurezza.

Il centro storico trasformato in un labirinto di fiumi

La quantità d’acqua riversata al suolo ha avuto ripercussioni drammatiche sul tessuto urbano di Ascoli. Le strade, incapaci di smaltire una tale mole d’acqua in così breve tempo, si sono rapidamente e diffusamente allagate, paralizzando di fatto la circolazione. Il cuore pulsante della città, con i suoi simboli storici, è stato drammaticamente coinvolto: piazza del Popolo e piazza Arringo, luoghi di ritrovo e di storia, si sono letteralmente trasformate in fiumi, con l’acqua che scorreva impetuosa tra le architetture storiche. Similmente, corso Mazzini, una delle arterie principali, è stato sommerso e reso impraticabile. Un’immagine particolarmente significativa e allarmante è stata quella del ponte Romano che, invaso dalla piena d’acqua, scaricava un volume impressionante di liquido direttamente nel fiume Tronto, un evento che sottolinea la criticità idraulica che ha investito la zona.

Danni collaterali: vento, elettricità e pericoli diffusi

Oltre all’emergenza allagamenti, il nubifragio ha portato con sé una serie di danni collaterali che hanno aggravato la situazione generale. La forza del vento, che ha accompagnato le piogge torrenziali, ha provocato la caduta di arbusti e il danneggiamento o il ribaltamento di diversi arredi urbani, aggiungendo ulteriori ostacoli e pericoli sulle strade e nei parchi cittadini. Come accennato, il temporale è stato preceduto da una fitta e ininterrotta attività elettrica che ha causato sbalzi di corrente e, in diverse aree, blackout localizzati, lasciando al buio intere porzioni del capoluogo e delle zone limitrofe. L’entità complessiva dei danni, in fase di accurata valutazione da parte delle autorità e della protezione civile, si preannuncia consistente e richiederà un lungo e faticoso lavoro di ripristino per riportare la normalità nelle aree colpite. La comunità locale si stringe ora per fronteggiare le conseguenze di questa eccezionale ondata di maltempo.

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