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“Quella malattia al cuore”, il campione del mondo italiano scoppia in lacrime in diretta: “Ho rischiato…”

Pubblicato: 28/09/2025 16:09

Simone Anzani non trattiene le lacrime dopo la vittoria dell’Italia al Mondiale di pallavolo maschile contro la Bulgaria. Il centrale della Nazionale e di Modena, visibilmente emozionato in diretta tv, racconta il percorso difficile degli ultimi due anni: “È una partita particolare per me, una cosa incredibile… perché arrivo da due anni difficili dove ho rischiato di smettere di giocare”. Il 33enne ha firmato 9 punti nel match, tra cui il match point decisivo, che ha scatenato un’esplosione di gioia.

Anzani, protagonista già all’Europeo 2021 e al Mondiale 2022, ha affrontato nell’estate 2023 un momento drammatico per la sua carriera. La diagnosi di un problema cardiaco lo aveva portato a pensare di ritirarsi e gli avrebbe impedito di partecipare ai Giochi di Parigi 2024. “Ho rincorso un’Olimpiade che era il mio ultimo obiettivo e adesso sono qua grazie a mia moglie, alle mie bambine, ai miei genitori, a mia sorella e ai miei amici”, confessa con la voce rotta dall’emozione.

Dall’intervento al ritorno in campo

Nel 2024 Anzani ha subito un intervento di ablazione cardiaca per risolvere un’anomalia scoperta grazie a un dispositivo impiantato sotto pelle. L’operazione gli ha permesso di guarire e tornare in campo, ma il percorso è stato segnato dalla paura e dallo sconforto. La gioia del successo mondiale assume così un valore ancora più profondo: dietro il volto segnato dalle lacrime c’è la storia di un atleta che ha superato ostacoli fisici e psicologici estremi.

Dopo la partita, Anzani dedica la vittoria a un compagno di squadra infortunato: “Questa è per te, Dani”, dice mostrando la medaglia d’oro e condividendo con Daniele Lavia un momento di grande significato, ricordando il grave infortunio alle dita subito dal giocatore a fine agosto.

Un gesto di grande umanità verso l’avversario

La finale non è stata solo emozione personale, ma anche un momento di grande sportività. Anzani, infatti, consola un avversario in lacrime, incoraggiandolo e tenendogli il viso dritto. Il gesto, spontaneo e commovente, dimostra come il rispetto e la solidarietà possano convivere con la competizione più accesa, trasformando una sconfitta in un momento di dignità condivisa.

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