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Uno Mattina, le scuse dopo la polemica sui gay: “Non volevamo offendere nessuno”

Pubblicato: 28/09/2025 07:37

Dopo un’ondata di critiche arrivate nelle ultime ventiquattro ore, la redazione di Uno Mattina ha scelto di intervenire con un comunicato ufficiale. “Nella puntata di ieri ci siamo occupati di un annuncio di ricerca di personale da parte del titolare di una parruccheria che limitava la selezione ai soli candidati gay. Ce ne siamo occupati proprio per rimarcare l’improponibilità della richiesta. Nella discussione che ne è seguita sono emerse posizioni, giudizi e toni che hanno ferito alcune sensibilità dei nostri telespettatori. Ce ne dispiace molto e ce ne scusiamo sinceramente perché tutto lo spazio puntava al rispetto di ogni persona contro vecchie e nuove discriminazioni”. Una precisazione che arriva al termine di una giornata segnata da contestazioni e accuse, e che punta a stemperare il caso.

La discussione in studio

Tutto è partito da un annuncio di lavoro che aveva già fatto discutere, con il titolare di una parruccheria deciso ad assumere solo personale gay. Portato in televisione per evidenziarne la natura discriminatoria, l’episodio si è trasformato in un dibattito dai contorni spinosi. In studio è stata posta la domanda su come si possa “riconoscere un gay” e, da quel momento, le risposte si sono incanalate su presunti atteggiamenti, modi di fare e caratteristiche esteriori, finendo per alimentare un immaginario stereotipato. Quello che avrebbe dovuto essere un momento di denuncia si è trasformato in un terreno scivoloso, dove ironie e generalizzazioni hanno preso il sopravvento.

Le reazioni non si sono fatte attendere. Nel giro di poche ore, estratti della trasmissione hanno iniziato a circolare sui social, accompagnati da messaggi di protesta e commenti indignati. Molti telespettatori hanno accusato il programma di aver offerto una rappresentazione superficiale e offensiva, lontana dallo spirito che ci si aspetta dal servizio pubblico. Altri hanno parlato di un’occasione persa per affrontare con serietà un tema che riguarda i diritti e la dignità delle persone.

Le polemiche e il dibattito pubblico

Il caso è rapidamente diventato un argomento di discussione più ampio. Non si è trattato solo di un errore televisivo, ma di una vicenda capace di rimettere al centro la responsabilità che i programmi generalisti hanno nel trattare questioni sensibili. Le accuse più dure hanno sottolineato il rischio di legittimare vecchi stereotipi, proprio in un contesto che avrebbe dovuto servire a smontarli. Il confronto in studio, nato per denunciare la discriminazione contenuta nell’annuncio, ha finito invece per essere letto come una conferma di luoghi comuni che per decenni hanno pesato sulla vita delle persone omosessuali.

In questo quadro, la Rai si è trovata nuovamente sotto pressione. Le scuse del programma hanno cercato di recuperare la fiducia dei telespettatori, ribadendo che l’intento originario era quello di condannare l’annuncio del parrucchiere e di riaffermare il principio di pari dignità. Ma le parole non cancellano la percezione diffusa che in diretta siano state pronunciate frasi inadeguate, e che il filtro dell’ironia abbia finito per oscurare la gravità del tema.

Ora il dibattito resta aperto. Le associazioni e i telespettatori più critici chiedono maggiore attenzione e sensibilità, convinti che il servizio pubblico non possa permettersi leggerezze su questioni che riguardano la lotta alle discriminazioni. Uno Mattina prova a ricucire con le scuse, ma il caso ha lasciato uno strascico: ricordare quanto sia sottile il confine tra il voler denunciare un pregiudizio e il rischio, involontario, di riproporlo.

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Ultimo Aggiornamento: 28/09/2025 07:38

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