
Negli ultimi mesi Fratelli d’Italia ha assunto una posizione molto netta sul conflitto in Medio Oriente, ribadendo il sostegno a Israele e difendendo la linea del governo guidato da Giorgia Meloni. La premier e i principali esponenti dell’esecutivo hanno parlato più volte di “diritto alla difesa” dello Stato ebraico, schierandosi apertamente contro Hamas e frenando ogni apertura verso il riconoscimento ufficiale della Palestina.
Ufficialmente l’Italia continua a dichiararsi favorevole alla soluzione dei due Stati, ma non nell’immediato. «Io credo che il riconoscimento dello Stato di Palestina, senza che ci sia uno Stato della Palestina, possa addirittura essere controproducente per l’obiettivo» ha spiegato Meloni, sottolineando: «Se qualcosa che non esiste viene riconosciuto sulla carta, il problema rischia di sembrare risolto, quando non lo è. Essendo favorevolissima allo Stato della Palestina, non sono favorevole al suo riconoscimento a monte di un processo per la sua costituzione». Una posizione chiara, sostenuta anche in Parlamento, ma che non trova tutti d’accordo all’interno del partito.

“A Gaza un genocidio”: Saggiorato lascia Fratelli d’Italia
Leonardo Saggiorato, segretario della sezione alessandrina e vicesegretario provinciale di Gioventù Nazionale, la costola giovanile di Fratelli d’Italia, ha annunciato le sue dimissioni. La distanza dalle posizioni ufficiali del partito, soprattutto sul conflitto in Medio Oriente, si è rivelata per lui insormontabile.
«Mi schiero a favore del popolo palestinese» ha dichiarato a Radio Gold. «A Gaza è in corso un genocidio e Netanyahu è un criminale, responsabile di una vera e propria pulizia etnica. Non posso condividere la linea di quello che fino a pochi giorni fa era il mio partito. L’Italia, infatti, dovrebbe riconoscere lo Stato palestinese».

Critiche al governo Meloni e precisazioni personali
Oltre al tema internazionale, Saggiorato ha puntato il dito contro alcune scelte del governo Meloni: «La pressione fiscale sta aumentando e mancano politiche a favore dei giovani». L’attuale assessore del Comune di Oviglio ha comunque chiarito che continuerà a svolgere il suo incarico, in quanto eletto nella lista civica Il Campanile.
Il giovane politico ha inoltre respinto ogni ipotesi di opportunismo: «Il mio non è certo un cambio di casacca determinato dalla ricerca di poltrone, anzi. Lascio un partito che oggi in Italia veleggia al 30%. E anche questo costume tutto italiano di salire sul carro del vincitore non mi è affatto piaciuto. A livello locale, invece, non ho mai avuto alcuno screzio o divisione con i miei ex compagni di partito. Anzi: ci siamo salutati con un abbraccio e una stretta di mano».


Il futuro politico di Saggiorato
Ora Saggiorato sta valutando quale partito possa rappresentare meglio le sue idee: «Mi definisco un moderato centrista. In Italia sono due le forze di riferimento in questo senso: Forza Italia e Azione. Entrambe a livello locale stanno dando molto spazio ai giovani: Forza Italia è un partito più strutturato, conosco molti ragazzi che già ne fanno parte ma non nascondo che la mia posizione sulla Palestina confligge con la linea del partito. Noto, invece, che sia a livello nazionale che a livello locale Azione è una forza che sta raccogliendo molti consensi tra i giovani».
Un addio che apre un nuovo fronte di riflessione all’interno della politica giovanile e mette in luce le fratture che il conflitto mediorientale continua a generare anche nel panorama politico italiano.