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“Davvero inquietante”. Garlasco, l’annuncio di Roberta Bruzzone scuote l’Italia. Tutto ribaltato

Pubblicato: 29/09/2025 16:59

La vicenda di Garlasco torna a far discutere e questa volta a riaccendere il dibattito sono stati alcuni dei volti più noti del panorama televisivo e giudiziario. Dichiarazioni arrivate nel corso del weekend hanno riportato al centro dell’attenzione interrogativi mai del tutto risolti, alimentando sospetti e polemiche sul ruolo della famiglia Sempio e sull’uso del denaro raccolto per sostenere le indagini.

Un tema che divide, soprattutto ora che la Procura di Pavia ha deciso di riaprire il caso, generando nuove domande e rilanciando ipotesi rimaste a lungo in ombra.

Il denaro raccolto e le prime domande

Nel corso della puntata di Domenica In del 28 settembre, si è discusso apertamente dei fondi messi insieme dalla famiglia Sempio. “La famiglia Sempio ha raccolto denaro per l’indagine, ma questo non mi sorprende. Ci sta che la famiglia possa aiutare in questi momenti. Poi quel denaro è uscito in contanti, di cui seimila euro sono andati nelle tasche del generale Garofano in qualità di consulente”, è stato osservato in studio.

Andrea Sempio, protagonista delle nuove indagini a Garlasco

Il dibattito si è presto spostato sulla logica di certe spese, soprattutto in un momento in cui si parlava di possibili archiviazioni. “In questo momento non ho convinzioni ed esprimo domande. Ma se io ho in tasca l’archiviazione, che motivo ho di spendere quei soldi per una consulenza?” si è chiesto pubblicamente un ospite. E ancora: “Se quegli altri soldi sono finiti nelle mani dei legali allora quelle persone oggi devono mettersi una mano sulla coscienza e raccontare che hanno preso soldi in nero. Da qualche parte questi soldi sono finiti. Perché se non li hanno presi i legali, allora c’è da fare uno più uno. Se la Procura si muove con tutte queste forze, vuol dire che delle verifiche precedenti le avrà fatte…”.

Roberta Bruzzone prende posizione

Solo in seguito è arrivato l’intervento della criminologa Roberta Bruzzone, che non ha risparmiato parole dure. Con toni decisi ha evidenziato incongruenze e nodi irrisolti, sottolineando come la gestione dei fondi e le dinamiche intorno alla raccolta di denaro restino aspetti da chiarire. La sua analisi ha messo in luce un quadro pieno di ombre, che rende la vicenda ancora più complessa.

Immagine collegata al caso Garlasco e alla difesa di Alberto Stasi

La criminologa si è così posta in prima linea tra i critici, spingendo a interrogarsi non solo sulla trasparenza dell’intera operazione, ma anche sulle responsabilità di chi ha gestito il denaro. Parole che hanno avuto un forte impatto nel dibattito pubblico, alimentando ulteriormente il confronto.

Il punto di vista di Gianluigi Nuzzi

Accanto alla Bruzzone, anche Gianluigi Nuzzi, conduttore di Quarto Grado e di Dentro la notizia, ha voluto dire la sua. Intervistato a Fuori dal Coro, ha dichiarato: “Mi sono fatto l’idea di una famiglia che ha fatto all’improvviso una colletta di denaro, per un motivo che non è chiaro. Pagare 30mila euro o 40mila euro di avvocati per quell’indagine che era un guscio vuoto, non ha senso. Bisogna vedere a chi sono andati. Non credo siano andati tutti agli avvocati”.

Dettaglio sul caso Garlasco e le nuove indagini

Una posizione che si aggiunge a un mosaico di opinioni contrastanti e che conferma come il caso Garlasco resti un tema delicato, capace di suscitare ancora oggi clamore e divisioni. Le nuove indagini della Procura sembrano riaprire scenari che molti credevano ormai chiusi, lasciando aperte domande destinate a pesare ancora a lungo.

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